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tore, retornando pure, a pacti vechi e modi usati, la seguente nocte a le persiche, non fu prima entrato dentro nel broilo, che li venne posto il dito grosso del piede sopra uno de quisti chiodi. De che forò el dito disconciamente, e, sentendo la passione, se chinò presto cum la mano per aiutarsc, e, disferandosi, cognobbe che era stata tesa la trappola per defensione de le persiche. E adirandose dixe; — Per mia fé, io te ne impagarò, misser Lippo! Tu averai facto niente, lo delibero a questa volta vedere s’el villano ne saperá quanto el cavaliere, che cussi voluntiera giunta e castiga li villani. — E, non parendoli per allora andare piú oltra, se ne tornò dextramente adrieto. Venuto il di sequente, posto ad uno suo paro de zanche dui ferri de asino, acciò non se forasse li piedi e che paresse fusse uno asino che mangiasse le persiche, la nocte poi sucedente cum piacere e riso cum quelle n’andò al giardino; dove caricatose come asino de persiche e pur de le piú belle, se ne tornò a casa. Il che notificato la matina a misser Lippo, andò incontinenti al broilo, e, vedendo l’orma de li ferri de l’asino, dixe: — Se io non avesse facto porre qui in terra (}uisti chiodi, crederei veramente ch’el malfactore uno asino fusse, ché altrimenti non può essere, facendo da lupo, che oggimai doverebbe esser pieno. Ma per inganno se ha posto li ferri da asino sotto li piedi : ché certo voluntiera el cognoscerei, perché debbe essere uomo molto piacevole. Ma, dipoi che la va da piacevole e brighente, io delibero vedere il fin de questa cosa e de giugnere questo asino. — E per questo, facto secretamente cogliere tutte le persiche, excepto uno piede de le piú belle, subito sotto quello fece fare una gran buca a modo de lupara, dove se pigliano li lupi, e aconciarla cum si cauto modo, che persona non se ne sarebbe mai aveduto. E circa tre nocte lui personalmente cum certi suoi famigli fece la guardia per sentire venire el malfactore e cadere ne la lupara. Il qual la terza nocte, venendo in zanche, entrò nel broilo e senza troppo cercare se n’andò al persico che misser Lippo avea salvato; dove non fu prima giunto, che cadde ne la lupara, e, per essere in zanche, quasi non fu per romperse el collo. Il che sentendo misser Lippo, che vigilava e stava attento,