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NOVELLA XXXV

Roberto a provare de Ferrara, la continenzia ad instanzia de misser del signore Brandilise de Padua, Gozadino, manda doctorc la moglie bolognese suo secretarlo, il quale perde la continenzia e amorosamente combatte la donna: dove il marito creppa de paura, cum gran piacere del signore, e misser Brandilise resta vergognato.

Generosissimo conte, spectabili gentilomini e voi donne graziose, el fu uno nostro degno doctore de la illustre famiglia de’ Gozadini, nominato misser Brandilise, il quale per sua doctrina, integritá e prudenzia uno buon tempo de la degna memoria de misser Francesco da Carara, signor de Padua, fu primo secretano, come alcuni de quisti gentilomini padoani ponno avere audito recordare, ché fu di poco avanti che la generosa memoria del nostro signor Giovanni di Bentivogli promettesse per moglie una sua valorosa figliuola, nominata madonna Zoanna, al primogenito de epso signore da Padua. La quale affinitá per la instabile fortuna non puoté aver effecto, perché troppo presto e quasi in uno medesimo tempo quisti signori col Stato loro sanguinosamente minarono; onde poi questa figliuola del nostro signor Giovanni Bentivogli pervenne cara moglie de Gasparo Malvezzo, nostro magnifico citadino, che di lei ne ebbe molti prestantissimi figliuoli, i quali (non voglio dire perché a mi siano de affinitá coniuncti, ma per dire el proprio vero) hanno non solamente la felsinea patria e la nostra republica illustrato, ma Italia ancora piena de le sue glorie. Or questo signore, per restoro de la faticata mente per le cose urgente del suo Stato, a le volte prendeva vari piaceri, e specialmente, quando cum suoi piú domestici cortesani se trovava, se delectava assai de piacevoli ragionamenti e maximamente de bataglie amorose, non potendo la persona troppo exerciiare, per essere corpulento. E, quando entravano nel quoloquio del piacere de le donne, dove el piú de le volte se trovava, misser Brandilise se mostrava