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Questa novella, pientissimo signore mio, non troppo materia dette de ridere a la brigata, per la pietade ebbeno a la affaturata donna per l’inganno recevette, e specialmente a le generose donne. 11 che vedendo uno dignissimo cavaiiero papiense, nominato misser lacomo de Beccaria, persona umana e prudentissima, sedente a iato del reverendo canonico de li Albergati, dixe: — Dapoiché ad ogni omo conviene bene o male, per piacere, parlare de alcuno solazzo, lassando la cura a chi inspiritare e afífaturare se vuole (che a mi non piace), io voglio dire a le Vostre Magnificenzie uno piacevole e morale caso in la nostra citá de Pavia sequtto, avendolo pietate e temperanzia parturito; dove me piacerá, secondo il giudicio di vostri animi, quale de queste virtute fu de piú excellenzia, sentenziate. E cusi incominciò.