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e frati de san Dominico preso e incarcerato, e questo solamente perché avea posto, per far una piacevolezza, in una inghistara piena de aqua, che cum certa polvere fece torbidare, uno gambaro, dicendo che era uno foletto, che avea preso in una casa a Bologna e posto in dieta inghistara, perché era inamorato de una vechia, a la quale per piacere li cavava spesso el pan di bocca, quando mangiava. E perché questa cosa era fresca, li parca che seda al presente gran difficultá a farli questa cura pigliare: niente di meno, per la loro fraterna amicizia, sperava indurlo ad ogni suo piacere; e che la sera el trovarebbe a casa, e ogni cosa opportuna cum lui operarebbe per la sua salute, e che non • dubitasse per niente. Unde, dato ordine de respondere a la donna el sequente di in la chiesia de Sancto Proculo per meno scandolo, e presa licenzia da lei, lieto se departi e ritornò a me, dove lassato me avea, e cum grandissimo piacere me narrò ogni cosa, deliberando notificare el tutto incontinenti a misser Piero, che ancora era al Studio nostro, come avoli inteso, uomo in veritá de grandi.ssimo ingegno e animo, doctore de Parte e di lege, e ad ogni facezia e impresa molto acto, prompto e accomodato. E cusi, epso trovato e narratoli ogni cosa cum risa grandissime, concluserono che lui ad ogni modo pigliasse questa cura. La quale acceptata voluntiera, dette ordine che Nestor dimostra.sse avere gran fatica ad indurlo a tal cosa, addò la donna nel suo desiderio piú ardente divenisse e piú facilmente se disponesse a farli cosa grata; e tanto piú, perché a lei parca misser Piero essere grandissimo nigromante; che in veritá ne sapea assai meno che non seppe Simon mago o Pietro da Abano; ma, come è decto, egli era molto apto a le facezie. Or, tornato el sequente giorno, secondo l’ordine, Nestor per rispondere a la donna in San Proculo, e quella li trovata aspectante loro, dixe avere parlato a misser Pietro e che per alcuno modo Paveva potuto costringere a pigliare questa cura; e, in questo, solo perché lui dubitava essere propaliate e incorrere in qualche altro scandolo magior de quello del folletto era pur dianzi per sua mala fortuna incorso. Ma pur Pavea inducto ad essere contento de parlarli e intendere questo caso, de la cura