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cominciò a piangere e a dire fra sé: — Aimè! sono io ne la terra del mio Filoconio, ove cum tanto onore dovea venire, che prima non l’avesse saputo? Oh sciagurata, male per me me piegai alle dolce parole di lui e pegio vidi le sue bellezze, solo create per farmi la piú misera femina del mondo! Or dunque ben vedo che da te. come alora il credeva, non fui ne la gran foresta, in compagnia del fidele Lcsbio, abandonata. — E, dimandato a lei la casone de questo pianto, epsa respondeva che, recordandose de’ suoi cari parenti e della scrvitute dove se trovava, non poteva fare che non se dolesse, e quasi non fu per aprire a quelli tali, che la domandavano, la via de’ soi dolori. Or advenne che, visitando, da inde alquanti di, la regina (com’era suo costume una volta la septimana, per caritá e sua devozione) li poveri de l’ospitale de Sancta Agata, e talvolta cum loro desenando, dove spiritualmente e voluntieri era recevuta. Eugenia cum tanta reverenzia e legiadria, in quello che a lei pertinea, la serviva, che la regina li pose tanto amore, che cum voluntá de la matrona de l’ospitale la vòlse al suo servicio apresso lei. Eugenia dunque, cum la regina dimorando e li costumi de epsa optimaraente imparati, e a quelli cum grande amore e fede obtemperando, consequitte incredibilmente la grazia della Sua Maiestá, e in tale modo, che sopra ogni altra sua fida cara l’avea; unde in tanta benivolenzia la servitú di Eugenia crebbe, che spesso la regina cum epsa i suoi pensieri familiarmente apriva, e non senza sospiri a le volte li recordava la dolce memoria del figliuolo e come l’avea perduto. Di che Eugenia piú /olle li fu per dire ch’ella era figliuola del re de Inghilterra e che, per essere Filoconio de epsa inamorato, aveva fincto el voto de lerosolima, e tutto quello era intervenuto. Ma, dubitando pur che la regina non li desse aspro suplicio, imputandola fusse stata de la morte del figliuolo sola casone, se taceva e cum forte freno questa cosa nel pecto restrengeva; e ancora che, per il suo dolore, di doglia il suo bel viso e de amare lacrime continuamente rigasse, pur se sforzava dire a la regina che fusse al volere del cielo paziente. Essendo dunque Eugenia stata a li servizi de la regina circa