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di M. Pietro Aretino». — Compiono il volume 12 pagine innurrnrate, contenenti la Tavola del secondo libro de le lettre di ntesser Pietro Aretino , e cioè un indice alfabetico dei corrispondenti, ordinato col criterio promiscuo dei nomi e delle qualitá o titoli delle persone in esso elencate. Alla fine della Tavola , il «Registro : A B C Z AA BB....PP. Tutti sono quatterni». E piú giú: «finis». A tergo delPultima carta del volume è finalmente riprodotto il ritratto dell’A. dato nel frontespizio. — Caratteri italici o aldini (cioè corsivo , con tendenza all’elzeviro), 29 righe per pagina. Dimensione delle pagine coi margini (l’esemplare è rilegato e ritagliato), min. 152 ‘/* x 102. Giustifica della stampa, min, 123 x 65. Chi sia stato l’editore cui dobbiamo la ristampa or ora descritta, è vano voler indagare. Che si tratti del Marcolini, è totalmente da escludere; e ciò non tanto per la semplicistica osservazione di Apostolo Zeno( 0 , che il volume non reca né nome di stampatore né data topica (la quale, per altro, sembra allo Zeno, e anche a noi, indiscutibilmente Venezia), quanto pel fatto, messo in rilievo dal Casali(a), che il Marcolini fin dal 1545 aveva chiusa la sua stamperia veneziana e si era ritirato a Corfú. Forse, dalla simiglianza dei caratteri, del formato e anche della bruttezza dell’edizione, si potrebbe congetturare che l’anonimo editore della ristampa di cui ci occupiamo sia quel medesimo contraffattore cui è dovuta la seconda delle ristampe della prima edizione marcoliniana del primo libro delle Lettere(s). Comunque, certa cosa è, e su ciò non può cader controversia, che era un asino matricolato. Giudichi il lettore: Essendo per questa terra non so come, ne perche, ne da chi ; sparso nome che uostra Signoria reuerendissima non pur ci douea uenire, ma che di giá ci era giunta; atichor lo udii cotal uoce, & udendola senti ricercarmi le uiscere da la dolcezza di quella fiumana passione, che ci si riuolge nel petto quando intendiamo uouella ò che ci confermi le promesse che si sperano, ò che ci fa por mano a le cose sperate. Ecco (tosto ch’io tenni per uerita la bugia) allentarmi in barca con una certa asina d’affetto che mi uietaua non che altro il respirare. E mentre con (1) Op. e loc. cit. (a) Op. cit., p. 142, il quale cita a codesto proposito le Memorie biografiche intorno a Francesco Marcolini da Porli raccolte dail’avv. Rakfaklk oh Minicis (Fermo, Ciferri, 1850), p. 24 ; e le medesime lettere dell’A., libro ili (ediz. Parigi, 1609), f. 194 e libro v, ff. 72-3. (3) Si veda la Nota al primo libro, p, 412.