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morbidezza, è di si pronta vivacitá, che il fanciullo, dotato di celeste indole, respira con ridenti luci, non altrimenti che si facci mentre ve lo vagheggiate in carne e in ossa. Onde son certo che, tosto che lo vediate adorno di armadura destra e antica, la quale, fregiata di perle e di gemme, gli scopre le braccia e le gambe nel modo che negli archi vediamo averle ai romani eroi, vi verrá voglia che egli ne abbia una tale. De l’aria e dei nuvoli, che sono ne la eccellenza de l’istoria, non parlo, né dei paesi usciti dal mio non men fratei che compare, né dei capegli, né de le barbe, né dei panni de le figure; peroché il far si fatte cose è tanto proprio suo, che la natura in ciò confessa d’averlo superiore nonché pare.

Di Vinezia, il 20 di novembre 1540.