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se attribuiste ciò al travagliar di voi stesso, andreste a rischio di inimicarvi la sorte che vi prospera e prosperará di di in di, quando sia che remettiate le ingiurie, quantunche gravi; percioché esso Figliuolo de l’Altissimo si compiacque sopra ogni altra virtú in quella, che non solo gli fece perdonare l’offese fattegli dai suoi crucifissori, ma lo spinse a orare al Padre per la salute loro, nel modo che dovereste pregare il papa per la liberazione de l’aversario vostro. Il poverino è pure di eccellente industria; egli è pur di gran nome; egli è pure allievo di cotesta corte. Oltra ciò, séte piú obligato a lui che al pontefice, peroché la Sua Beatitudine non era mai per conoscere il sommo de le vostre qualitá, se lo stimolo di si alto spirito non ne faceva fede. È certo che egli, nel vantarsi d’uccidervi, ha tolto la fama a sé e datala a voi; e, si aviene che si stia in forse che non siate unico nei conii, introducete per testimonio l’ansia di cotanta emulazione. Or, per venire al quasi che Nostro Signor non disse di mandare per il mirabile Tiziano, rispondo che il vecchio santissimo non deveria ponerci indugio, accioché i posteri, a l’onta del tempo e de la morte, si rallegrassero nel contemplar viva e vera la effigie di lui, che per proprio merito gode di tutte le felicitadi che nel mondo si ponno ottener dal cielo. È chiaro che il compar mio non vòlse andare in Ispagna, ancora che lo imperadore lo chiedesse a questa sempiterna Signoria ; ma verebbe a lasciar memoria de la sua arte nei ritratti dei principi de la celeberrima stirpe Farnese. Intanto vederia nei marmi i miracoli degli ingegni antichi. Io, per me, simiglio gli scultori e i dipintori, che mai non gli viddero, a la confusione di coloro che ragionano insieme per mezzo de lo interpetre. E ciò dimostra Francesco Salviati, giovane glorioso. Il suo disegnar dotto e regolato mi rapresenla il giudizio, con la cui discrezione Michelagnolo distende e tondeggia l’artificioso de le linee. E, insomma, le promesse, che ci fa il suo fare, sono tanto certe quanto grandi. \

Di Vinezia, il n di luglio 1539.