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CDXXII

AL MARCHESE DEL VASTO

Gli ha manifestata la sua gratitudine in un libro che gli invia (forse la seconda edizione marcoliniana del primo libro delle Lettere ). Due spezie di piacere generoso si sta ne l’animo del principe liberale: l’uno si prova nel largo del donare, l’altro si sente nel grato del ricevere. Onde io vi mando la fede che ho fatta al mondo dei doni ricevuti, accioché voi, nel veder la mia gratitudine, come io ho visto la vostra cortesia, vi dilettiate nel pensamento di esser quel che séte. E bascio la mano de la Eccellenzia di voi fervidamente.

Di Vinezia, il 19 di novembre 1538.

CDXXIII

AL MARCHESE DI SONZINO

Gli ha ripagati i benefici da lui ricevuti, lodandolo in un libro che gl’invia (forse la seconda edizione marcoliniana del primo libro delle Lettere). La gratitudine, tesauriera de l’obligazione, vi porta, signore, il libro nel quale stanno le partite dei debiti ch’io ho fatto con la vostra cortesia. Piacciavi dunque, mentre ella ve gli porge con i contanti de le lodi, assegnandovi il giorno, il mese e il millesimo de le ricevute, di farmene la quetanza con il confessare il mio riconoscere i benefici. E a Vostra Signoria mi raccomando.

Di Vinezia, il 20 di novembre 1538.