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90 Scritti vari

Ora il signor Rota ha fatto il contrario di quello che doveva fare un vescovo ed un sapiente. Chè per tale ha inteso di darsi, quando s’è chiamato nel Dialogo l'Ignorante. Ha scelto la via ignobile, invece della nobile; e le buffonate invece delle argomentazioni scientifiche.

Ma come? Dopo avere, nello stesso numero del Vessillo, riportato l’articolo di Filippo Moriconi, intitolato: il clero cattolico e la scienza, smentirlo nella medesima pagina col confessare indirettamente di non avere a propria disposizione quegli scienziati poderosissimi che, al dire dello stesso, abbondano tanto nelle file de’ suoi dipendenti?

Ammirabili codesti sillabici! Se cresce, a loro insaputa e loro malgrado, qualche bravo uomo fra di essi, subito, appena lo fiutano, se ne allarmano, come di un nemico pericoloso. Si mettono a perseguitarlo, dichiarano le sue dottrine false e malefiche, ne mettono all’indice i libri, e fanno dei concilii per condannare le scoperte scientifiche, anche quelle che sono evidenti come la luce del sole. Il Rosmini ed il Ventura, che il Moriconi ha avuto il coraggio di citare nell’articolo sopraddetto, ne sono, essi stessi, una prova recente. Se poi viene qualcheduno e dire: — Voi siete nemici della scienza — non hanno vergogna di farsi belli dell’ingegno, della dottrina, delle scoperte di questi stessi che odiano, perseguitano e condannano. Era un bravo uomo il Rosmini? E perchè mo’ voi, tanto amici della scienza, non l’avete fatto cardinale, lui che si distingueva poi anche tanto per la vita morale e religiosa? Forse perchè ce n’erano dei più bravi di lui? Ma allora perchè il Moriconi non li ha nominati questi altri, ancor più bravi del Rosmini, nel suo articolo? E perchè mo’ recentemente, quando sono stati nominati tanti vescovi, si sono dimenticati gli uomini più eminenti, oltrechè per religiosità, anche, e sopratutto, per scienza? Se non perchè la chiesa sillabica la scienza non l’ama, e i più bravi li considera, come ha detto molto sinceramente