Pagina:Ardigo - Scritti vari.djvu/81


Polemiche 75

che è una supposizione, se volete anche ingegnosa, ma troppo apertamente contraddetta dai fatti.

Il signor De Sanctis fa qui ciò che son soliti a fare quelli che, essendo stati preti, sono passati nelle file dei nemici della chiesa, cioè stampano in brevi opuscoletti ed in articoli di giornale le obbiezioni apprese nelle scuole e sui libri di teologia, quando erano in Seminario. E le stampano senza le risposte relative, imparate nello stesso tempo. La gente che non sa nulla di queste cose, o ne sa troppo poco, leggendo quelle obbiezioni, senza le risposte, se ne impressiona, le prende per cose nuove e crede che siano un parto dell’ingegno di chi le fa stampare. E s’inganna.

Il sistema, per esempio, dei diversi generi di confessione, immaginato per aver modo di sfuggire alle argomentazioni fondate sulle testimonianze dei Padri, ed esposto nella lezioncina in discorso, fu pensato dal discepolo di Melantone, Martino Chemnitz, teologo protestante del XVI secolo, che lo espose nel suo Examen concilii tridentini, stampato a Francoforte nel 1585. Ecco le cose nuove del signor De Sanctis. E al Chemnitz hanno risposto da un pezzo, da più che due secoli e mezzo, scrittori celebri con grande sfoggio di erudizione, di scienza, di logica, di brio: e quelle risposte sono riuscite trionfali, tanto che la questione è da considerarsi finita e da non ammettere replica.

Il signor De Sanctis poi, recando compendiato il sistema chemnitziano, non è neanche in grado di adottarlo al suo caso. Per farne la prova contro di me, doveva applicarlo ai passi dei Padri che avevo citato io. Ma niente di tutto questo. Io, per esempio, aveva accennato nelle Osservazioni ad una quindicina di luoghi del Grisostomo. Di questi il De Sanctis non ne ricorda nemmeno uno. I sei passi del Grisostomo, come i molti di altri Padri che adduce, sono quelli stessi riferiti dal Chemnitz. Poteva dare una prova maggiore della sua imperizia, e di ciò che sopra ho mostrato di credere, che la materia della sua