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56 Scritti vari

il vostro contradditore che fa? imitando l’arte del barattiere, vi parta della confessione in generale, e vi fa vedere che essa è sempre stata nella chiesa. Grazie, signor prete professore! La confessione ha esistito dacchè ha esistito il peccato. Ma era la confessione al prete per ricevere da lui l’assoluzione? No davvero: quindi tutti quei suoi argomenti sono basati sopra un equivoco malizioso: scoperto il quale cadono tutti.

E qui per la mia età, e per il lungo esercizio della mia professione teologica mi credo in diritto, anzi in dovere, di dare una lezioncina di storia e di antichità ecclesiastica sulla confessione, al prete professore; perchè mi sembra ne abbia bisogno; tanto più che questa lezioncina servirà per spiegare ragionevolmente tutti i passi dei padri che i teologi ignoranti, o di malafede, citano per provare l’antica esistenza della confessione auricolare, e dimostrare che non era della confessione attuale che essi parlavano. I padri sono citati dai protestanti e dai cattolici pro e contro la confessione auricolare: bisogna dunque dire che i padri sono in contraddizione con loro stessi; ed allora cosa proverebbe la loro autorità? O bisogna cercare (non fosse altro per rispetto verso i padri) nella storia e nell’antichità il mezzo di conciliarli ragionevolmente; locchè non è difficile, ed ecco il come.

Nella primitiva chiesa vi erano varj modi di fare la confessione, ai quali modi fanno allusione i padri. Nel salmo 32 secondo il testo ebraico, e 31 secondo la volgata, David dice; «Io ho detto: io confesserò le mie trasgressioni al Signore; e tu hai rimesso l’iniquità del mio peccato». S. Giovanni nella sua prima lettera cap. I, v. 9 dice: «Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, per rimetterci i peccati e purgarci di ogni iniquità». Egli è chiaro che qui non si parla nè di confessione auricolare, nè di assoluzione del prete: ma della confessione a Dio. I padri volevano con ragione istruire il popolo in questa confessione a Dio, unicamente necessaria: e per ciò leggiamo in S. Giovanni Grisostomo nella 20 omelia