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respiro, e grosse lagrime mi sgorgarono dagli occhi: e, nella esaltazione dell’entusiasmo mi pareva di vedere la breccia aperta nel momento che vi salivano questi figli di ogni angolo d’Italia: e, in mezzo, sulla cima, anche un mantovano col sacco in ispalla, col fucile nella destra, la faccia coperta di polvere e di sudore, e gli occhi lampeggianti di fiera gioja. E di sentirlo che gridasse nel mio energico dialetto, con una frase potente, che suona ignobile e sconcia sotto le baracche della piazza delle erbe, e là mi echeggiava come la parola terribilmente sublime dell’angelo della vendetta.

(Numero unico, Due Giugno, Porto Maurizio, 2 giugno 1902).


13.
Il significato morale del XX Settembre.


Impossessandosi di Roma il XX Settembre 1870, la risorta Italia pose fine all’ultimo resto di quel medioevo la cui storia si compendia nel fatto del potere politico, diretto o indiretto, dei papi, in servizio e in difesa forzata del dogma, contro ogni velleità di uso libero della ragione.

Ma questa, dopo tutto, quantunque atrocemente impedita, potè pure farsi valere, e via via sempre più largamente, e sì da prevalere in ultimo universalmente; verificandosi così che la forza bruta è impotente contro i diritti imperscrivibili di essa.

Ma neanche contro la superstizione tradizionale questa forza bruta per sè è valevole; necessitando, invece, a dissiparne dalle coscienze ignare le ombre esiziali, la luce irresistibilmente efficace della scienza illuminatrice delle menti.

E a questa è da ricorrere per farne cessare le rimanenze ancora troppo estese, astenendosi dalle violenze, che, e non è giusto ed opportuno adoperare, e, producendo