Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
164 | Scritti vari |
Padova, 7 gennaio 1903.
- Egregio Sig. Genovesi.
Rispondo subito alla di Lei lettera, che convengo interamente con Lei che dice giustamente che La Massoneria in uno stato libero è un non senso: e che a combattere l’oscurantismo è più efficace l’opera indefessa ed aperta di educazione e di elevazione civile che non l’opera tenebrosa e nascosta di una setta: e che coll’esistenza di questa la gran massa popolare non può che perdere la fiducia nella giustizia pubblica del proprio paese, nell’idea che la massoneria sia poi in fine una associazione di interesse pei soci a danno di quelli che non vi appartengono.
E fortuna per me che alle scomuniche sono avvezzo, e nulla temo perchè nulla spero.
Nel supplemento al numero 19-20 della Rivista della Massoneria italiana, colla data 4 febbraio 1903, comparve come risposta l’articolo seguente.
____________
- ↑ Polemica col periodico Rivista della Massoneria italiana.