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Polemiche | 155 |
venga in mente ad un Papa... di proferire. Molto a ragione i preti retrogradi detti sopra vi lessero la esclusione della credenza per parte mia della Infallibilità del Papa propriamente detta. E come fa la Gazzetta a trovare che io ve la affermo?
E si notino ora queste altre parole; Per moltissimi è facile trovare e rendere ridicola questa infallibilità perchè non sanno che cosa sia. Queste alludono, come è evidente, ad un concetto della Infallibilità, che non può essere trovato e reso ridicolo, che la Gazzetta non seppe indovinare, e che io quindi le spiegherò.
La definizione dogmatica di un articolo della fede religiosa non può essere altro che il riconoscere che l’articolo medesimo si contiene nell’insegnamento stesso dei fondatori della chiesa. Unendosi insieme i rappresentanti di tutta la chiesa, coll’esame delle credenze apprese e dei monumenti di ogni genere relativi alle stesse in ogni luogo e in ogni tempo, possono verificare se un pronunciato sia o no conforme alla tradizione storica genuina dell’insegnamento primitivo. Una verifica fatta a questo modo si presume che non sia errata.
Ecco il concetto della infallibilità, al quale si allude nelle parole riportate. Ed ecco il concetto, che io ne aveva, quando le scriveva.
Ed ha bene ragione allora di dire che non era ridicolo; perchè non è un concetto mistico, ma naturale e scientifico; ossia il semplice canone comune della ermeneutica storica applicato al caso delle definizioni dogmatiche.
Il che mi offre occasione a fare una osservazione che qui ha una grande importanza.
L’idea della Infallibilità (non del Papa, come dice la Gazzetta, ma della Chiesa universale) io me la era, per dire così, razionalizzata. E ciò io aveva fatto poi per tutto il sistema delle credenze religiose: onde l’opinione nella generalità del clero della non buona lega della mia or-