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Filosofo — No, perchè i suoi organi sono meno perfetti di quelli dell’uomo. Però dovete notare che la coscienza s’inganna, quando giudica che un’azione sia libera, cioè che provenga da una deliberazione spontanea, non legata e dipendente da movimenti fisiologici precedenti, poichè non se ne avvede, non s’accorge del nesso causale che esiste tra pensiero e pensiero. «Sorge nella mente un pensiero buono a dominare gli altri? È un genio buono, che lo ha ispirato. Sorge invece un pensiero malvagio? L’inspirazione viene da un genio cattivo (pag. 337)».

Ignorante — E non è mica vero? Oh! il diavolo vi renderà molte grazie, signor filosofo, poichè così lo sottraete a tante calunnie, di cui ogni giorno, poverino, è ingiustamente aggravato, quasichè non facesse altro che tentare gli uomini al male. Oh! se qualcuno mi dirà in seguito, come Eva: il diavolo mi ha sedotto; calunniatore, gli dirò: tu sei quegli che ha peccato. Il diavolo è innocente come un bambino di latte. Ma a quanto mi dite, pare che sia innocente anche la volontà.

Filosofo — Ecco come tutto si spiega. «Non conoscendosi la semplice legge della associazione delle idee, e il numero infinito delle combinazioni loro, si attribuisce all’intervento della volontà, che si compiaccia di fare quella distribuzione, ciò che dipende da quella legge e che produce l’azione creduta libera»

Ignorante — Tutto effetto di quella benedetta ignoranza! Ma come va che non ostante questa vostra bella dottrina, io sento in me di volere e non volere, ma proprio io, e dopo pure tutte quelle combinazioni che voi avete scoperto?

Filosofo — Procurerò di farmi meglio capire, «Ogni rappresentazione psichica ha una propria impulsività volontaria... Aggiungendo il motivo, che non è poi altro se non che una seconda rappresentazione, si hanno due impulsività, invece di una; le quali sommate insieme,