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per l’umido o per l’asciutto vengono a soffrire questi organi molto delicati. Fortuna che sono state inventate le macchine da stampa a vapore!

Filosofo — Voi non siete buono che di spargere di ridicolo le cose più serie.

Ignorante — Perdonate! Io anzi parlo sul serio di cose da ridere, e dico che la vostra scienza nuova è una nuova panacea per guarire tutti i matti dell’ospedale, che non si dovranno più stimar matti, ma filosofi positivisti. State a sentire; questi si crede imperatore del Giappone, quest’altro figlio del cielo, un terzo ricco come Rotschild, un altro inventore dell’arte di volare. Tutte queste sono sensazioni interne, ma però tutte vere, perchè la loro verità non dipende dalla corrispondenza col loro oggetto: e queste da interne possono diventare esterne, e sempre verissime: e quindi verissimo che il primo è imperatore del Giappone, il secondo figlio del cielo, il terzo un riccone sfondato e il quarto lo vedremo volar per aria; e tutto questo in grazia della psicologia come scienza positiva.

Filosofo — Poche parole e saranno le ultime (Provincia, n. 62). Voi non siete buono che d’ingiuriare.

Ignorante - Domando perdono.

Filosofo — No, no: la cosa sta così. Se io fossi vendicativo vi farei mettere in prigione.

Ignorante — Ed io, se fossi ministro della pubblica istruzione, vi manderei a insegnare la filosofia al manicomio.

(Dal n. 18, Mantova 1 settembre 1872, del giornale Il Vessillo Cattolico).


La psicologia positiva e il vescovo signor Rota.

Monsignor Rota ci regala un terzo dialogo sulla mia psicologia. Mi permettono i lettori della Provincia di dirne qualche cosa malgrado l’intenzione già espressa di non