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94 | Scritti vari |
Ignorante — Sapete pure che sono un ignorante.
Filosofo — State dunque attento se volete imparare, e non fare come quelli che «appena fiutano qualche bravo uomo, che cresce fra loro, si mettono a perseguitarlo, dichiarano le sue dottrine false e malefiche, ne mettono all’indice i libri...».
Ignorante — Sicuro «perchè non si sentono in caso di argomentare contro quel libro (ivi)» e confutarlo. Ma io sono qui per imparare.
Filosolo — Dunque sappiate che «la sensazione è inspiegabile in sè stessa».
Ignorante — Dunque anche voi siete un ignorante.
Filosofo — «È inspiegabile, ma ne ho conoscenza».
Ignorante — Conoscete dunque anche il non conoscibile.
Filosofo — Finitela colle buffonate. «Ne ho conoscenza, e in essa trovo la chiave che mi abilita a diciferare la cifra, prima illegibile, dell’umano pensiero... Datemi le sensazioni e l’associabilità loro, ed io vi spiego tutti i fenomeni della vita psichica... la successione ha luogo in seguito ad una sensazione, d’ordinario di più sensi in una volta... e vi concorrono numerosissime sensazioni già prima sperimentate».
Ignorante — Scusate, ma ho paura che tutte queste sensazioni passate e presenti s’imbroglino nella mia testa. Ditemi; se mentre una palla corre per un verso io le do una spinta obliqua per un altro, essa non va nè per la prima nè per la seconda, ma per una terza direzione. Se mescoli assieme due colori, ne salta fuori un terzo, che non è nè il primo nè il secondo. Così ho paura che avvenga con tutte queste sensazioni.
Filosofo — Ma non sapete che vi sono tante fibre nervose che ricevono le sensazioni? «Nel solo nervo ottico sommano, come si crede, a cinquecentomila (pag. 303)».
Ignorante — Peggio, mio signore, peggio! Si farà maggior confusione. Una non saprà dell’altra; una imba-