Pagina:Arco - Statuto concesso al foro d'Arco, 1646.djvu/19

del Ciuile. | dellacominciata inquifitionecontradèlui, fia obligatofarrefidenzanella Città di Trento,per pagare à tutti, à quali elfo fuftfe obJigato,ò alcuno del- ia fua famiglia ;& render conto di tutto quello /che apparerà elfo , e gli lui ofSciali, quali haurà hauuti feco3 durando l’vffizio, hauer commelfo centra giuftitia; ed hauer Fatto il Tuo carico per danari, preghiere, zozzura, ò cor- rottione:leaIhdiftrettualiComitatenfi,ò altri chiedendo ragione non haurà amminifìrata giuftitia : onero fuori, e contra le leggi communi^ e Statuti giudicato : Ò liberato, chi fi douea condannare : ò condannato, chi merita- ua elTer liberato : s’haurà ncll’vffizio rralafciato qualche cofaper negligeli- za : liberati ingiuftamente gli pirli per debiti ò delitti: conconniuenza,ma- litia, ò fintamen te non haurà pigliato , ouero fatto pigliare per gli fuoi officiali, & famiglia quelli, che per malefici) potea: tralafciate, efprezzate quelle cofe che per legge municipale, ò ciuile, & giuramento elfo con gli fuoi officiali douea fare: commelfe baratane, eftorfioni > fcacciato alcuno perforza, Ò minacele dal giudirio; per forza de tormenti ingiuftamente sforzato alcuno al confettare. Contra al quale Podeftà, officiali, e lui famiglia , finito Pvffizio, li Sindicatori eletti fiano obligati formare inquifi- tione delle cofe predette, ed altre per lui,&officiali fuoi, durantel’vffizio5 tralafciare,commdre, e neglette} alla quale inqUifitiofte il Pretore infieme con gli officiali b e famiglia fia obligarorifponder con giuramento : qual rilpqfta fatta, il medemo Podeftà fia tenuto dar ficurtàper fe, famiglia, ed officiali, con caUtionifideiuflorie, ò nude , come parerà alli Signori Smdi- catori, douerfifare: qualrifpofta, ecautionrdate,comedifopra,pergll detti Sindicatori fifaccia vn publico Proclama, con l’affignatione di termine à qualunque, che voglia proporre querela, dimanda contra al Pretore, ò al curio della 1 ui famiglia ; cioè à gl’habitanti nella Città,& Borghi tré giorni continui; àgl’habltanti nel diftretto,e Vefcoadó cinque giorni continuino fpaziodequalipoffino alla prefenzadelìi detti Sindicatori propor- reoimande, òquereledi tutte le cofe commelfe, tralafciate,enegletteda eiro,famiglia,iò alcuno di lei, oltra, & contra giuftitia, ò in altra maniera. Et ohra, ipfo iure,non fiano ammetti à querelare . Poi il Podeftà,durando* il Sindicato, dourà ciafcun giorno venire infieme con la famiglia, ed offi- cialrfuoi/due volte nel giorno al luogo deputato , alla prefenzadelìi detti Sindicatorfdoues^haurà da {indicare; e perfonalmente, hauendo ò non ha- uendo il Procuratore,*) AdUocatoprefente^rifpondere à qualunque dimanda^ querela fatta contra di lui : conteftando la lite in quel giorno , ò nel fe- guente ; altrimentes’habbi per confettata; douendofi proceder più oltre . Dopo le predette cofe, gli detti Sindicatori fiano temiti in fpazio di dieci giorni continui, dal dì della formata mquifitione, fotto obligatione di giuramento terminarele querele, edimande/vna ,ò piu prefentate contra al Pretore, famiglia, ò alcuno di lei/ infieme con la inquiftione Formata contra gli fteffi; condanandoper fentenza,òalfoluendo; fe vna caufajò pm non ricercalferó maggiore inquifitione: nel qualcafola fentenza data dopo gli fteffi dieci giorni vaglia,efubfifta;purchenon pollino differire altri tregior- niiquali trafcorfi,fe non farà feguita fentenza,s intendano alfoluti. Die hia- rando Fefmo,erato,ciòchefarà contordeuolmenre flato fatto da due Sindicatori predetti, tanto nel procedere, quanto nel fententiate: anco abfente, ò contradicendo , ò non ricercato il terzo. Aggiongendo, che’l Podeftà fia tenuto di tmte le cofe cornette. Fatte, giudicate,e neglette5ò tralafc iate per alcuno dellafamigìià nellVlfizio à lui, ouero à loro commelfo; & in fol idum.