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68 la loggia di or' san michele

lettera che il cardinale Matteo Orsini, vescovo di Porto e di Santa Ruffina scrisse in quell’anno al Vicario del vescovo di Firenze, si legge: «.... Quod cum Monnasterium Nonantule haheret Florentie Ecclesiam S. Michhaelis positam juxta palatium Communis Civitatis ejusdem, Commune ipsum eandem Ecclesiam funditus destruxit, reducens solum ipsius Ecclesie ac domos circa ipsam positas, in plateam»1. Dunque ne fecero una piazza. Ma come? la chiesa era stata posta in un orto, secondo che chiaramente lo dice il suo nome, così il terreno non mancava; riesce perciò un po’ difficile prestar fede assoluta al seguente rapporto del padre Richa: «Avendo la Sig.ria bisogno di una piazza per la vendita del grano e di stanzoni per conservarlo, e considerato questo luogo molto opportuno, ne fece spianare la chiesa, ordinando di darsi principio ad una loggia ec .... Ma perchè non si perdesse la memoria di chiesa così antica, debbo qui notare, come nello stesso tempo volle la Repubblica che Arnolfo ne fabbricasse un’altra rimpetto alla nuova loggia ...... che è in oggi S. Carlo»2. Il buon padre Richa però sbaglia, riferendo che la Repubblica ne fece rifare un’altra nello stesso tempo, perchè si sa, che soltanto verso la metà del secolo XIV il Comune pensò di edificarla. Ma se fu spianata per bisogno di una piazza di mercato e se proprio sul medesimo posto si fece il mercato e vi si fabbricò la loggia, sembrerebbe più naturale che l’attuale chiesetta di S. Carlo occupasse l’area dell’antica e la loggia si fabbricasse semplicemente nell’orto attenente. Queste sono quistioni, che si possono fare, ma è difficile di risolverle, mancando i documenti. Fatto sta, che nel 1284 era già costruita la prima loggia; raccontando Simone della Tosa, che «In quel tempo la loggia d’Orto San Michele, ove si vende il grano, mattonossi e lastricossi e fu tenuto nobile lavoro a quel tempo»3. Ma niente di più. - Dove

  1. Archivio della Badia, Lettera del 13 Nov. 1300.
  2. Gius. Richa. Op. cit., tom. I, parte I, pag. 30.
  3. Annali di Simone della Tosa (Cronichette antiche). Firenze, 1733.