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384 archivi e biblioteche

loro numero quello di Casa Cancellieri, benchè ricco di preziose ed antiche pergamene1. Ma queste ivi sono disposte in filze, in modo che riesce quasi impossibile stabilirne con precisione il numero: ed inoltre una gran parte di esse, raccolta per fornire la prova di nobiltà d’un Cancellieri del sec. XVII, non si possono dire di provenienza Cancellieri, ma devono essere assegnate ai loro fondi originali, dai quali allora furono levate. Una simile riserva bisogna fare in riguardo ai diplomi capitolari accennati da me nella tabella: poichè questi sono pervenuti alla Canonica dalla eredità del Canonico Arfaruoli2. Invece non si trovano registrate fra le pergamene del Capitolo quelle (250) di un magnifico Cartulario sec. XII, del quale diedi ragguagli estesi nei miei Studii sul documento privato italiano nei sec. X, XI e XII (Siena, 1891), Nè si trova compreso sotto la Rubrica del «Subeconomato» un ricco Cartulario, che proviene dalla Società de’ Preti della SS. Annunziata, compilato nel 1321 dal notaro Guido di messer Iacopo, e che contiene copia di documenti sino dall’anno 1202. Pregevoli per il Capitolo del Duomo sono anche i Rogiti di ser Truffa di Gio. Nolfi (1380-1390) fatti per la Canonica, e che oggi si trovano all’ Archivio dell’Ospedale sotto la collocazione A. L* 34. Di Registri notarili trovai inoltre frammenti preziosi nell’Archivio di Casa Cancellieri. Essi contengono rogiti di ser Fraimerigo di Rinieri, che rogava intorno all’anno 1282 nel contado pistoiese3. Nell’Archivio dell’Ospedale vidi i Registri di ser Antonio di Puccetto di Spada (1322-1364) sotto la collocazione A. I.a 19. Molti dei registri notarili pistoiesi passarono, nella riforma di Cosimo de’ Medici, all’Archivio generale di Firenze e si trovano oggi ivi all’Archivio di Stato.

Merita infine una speciale menzione l’Archivio di Casa De Rossi, per i documenti della fine del sec. XIII, che danno luce sopra un personaggio, noto per le «Istorie Pistoiesi», vale a dire sopra Baschiera de Rossi, Ghibellino Bianco, implicato nei movimenti politici dell’anno 1301, sotto il priorato di Dante Alighieri.


  1. Me ne sono servito negli «Studi pistoiesi» (Siena 1889) e nella dissertazione che precede gli «Ordinamenti del popolo, del 12S4» (Milano 1891).
  2. Le sette pergamene del sec. XIII, che si trovano indicate sotto la provenienza «Archivio vescovile», provengono senza eccezione dalla chiesa ora •soppressa di San Michele in Bonaccio, «inter fabros», presso Castel Cellesi.
  3. Ne ho pubblicato dei brani nella citata Dissertazione sugli «Ordinamenti del popolo, del 1284», spec. a pag. xxxvi e xxxviiii.