Pagina:Archivio storico italiano, serie 5, volume 7 (1891).djvu/330

310 il libro di antonio billi


ad 4. Abbiamo già detto al principio di questa memoria che nel Cod. Gaddiano si trovano parecchie postille designate dal compilatore di esso come tratte dal Libro d’Antonio Billi, evidentemente allo scopo di emendare nell’un caso, - di precisar, d’allargar o di supplire nell’altro - quanto egli aveva già notato nel testo. Ora queste postille tutte senza eccezione sono identiche parola per parola ai relativi passi nel testo del Cod. Strozziano e per lo più anche nel Cod. Petrei. - Nella biografìa di Giotto il Gaddiano ha cancellato un falso appunto intorno agli affreschi della Cappella maggiore in S. Croce, aggiungendo nel margine: «non è nel libro d’Antonio», e infatti non lo troviamo nè nello Strozziano e neppure nel Petrei. Nella stessa biografia trattando di re Carlo di Napoli aggiunse la postilla: «dice nel libro d’Antonio: dicesi il re Carlo di Napoli lo richiese» ec., ed invero lo Strozziano comincia il relativo passo appunto colle medesime parole. Nella biografia dell’Orcagna il Gaddiano, parlando del tabernacolo di Orsanmichele, aveva copiato quanto ne trovò nel Comentario del Ghiberti che lo dichiara tutto opera dell’Orcagna. Poi aggiunse in margine: «del libro d’Antonio accenna facessi solo la nostra donna di marmo didreto a detto tabernacolo», - ed infatti così il testo dello Strozziano come quello del Petrei non altro ascrivono all’Orcagna che «l’assunzione di nostra donna nel tabernacolo di Orto S. Michele». Nella biografia di Masaccio il Gaddiano aveva registrato l’affresco della processione nel chiostro di S. Spirito, ma poi l’aveva cancellato. Più tardi aggiunse la postilla: «è detta processione di sua mano secondo il libro d’Antonio», e invero la pittura in discorso è registrata e nello Strozziano e nel Petrei come opera di Masaccio. Nella biografia di Pietro del Pollajuolo, il Gaddiano scrive del S. Cristofano di S. Miniato: «si dice esserne il disegno di Antonio suo fratello», poi sul margine fa l’emendazione: «et del libro d’Antonio dice essere stato il disegno al fermo d’Antonio suo fratello», - e difatti questa attribuzione si trova nella forma accennata nel Petrei (la biografia in discorso manca nello Strozziano). - Alla biografia di Donatello precede nel Gaddiano il frammento di una minuta di essa. Questa nell’ordine delle opere enumerate, e per lo più anche nel tenore del testo, segue affatto le biografie del detto artefice nei Cod. Stroz. e Petrei: sicchè si deve necessariamente inferire che il Gaddiano in questa sua minuta