Pagina:Archivio storico italiano, serie 5, volume 7 (1891).djvu/325


il libro di antonio billi 305

anche la menzione del Martirio di S. Lorenzo del Bronzino fra le opere d’arte esistenti nella chiesa di S. Lorenzo (fol. 56.v), pittura che sicuramente non fu eseguita prima dell’anno sopr’indicato, ma più probabilmente soltanto dopo il 1568 (1). Siccome dalla qualità assolutamente eguale della carta, dell’inchiostro e della scrittura si deve inferire, che tutto il manoscritto fu compilato fra uno spazio di tempo piuttosto breve, così non c’inganneremo fissando l’origine di quella parte di esso che contiene le notizie sugli artefici, circa alla medesima data, assegnandole perciò l’intervallo fra il 1565 e 1570. In nissun caso ella si può metter oltre quest’ultimo anno, essendo il compilatore del codice mancato di vita al principio di quello.



Avendo fin qui esposto quanto si può stabilire intorno alla natura dei nostri due codici, ora è mestieri avventurarci nel campo delle supposizioni e tentar di persuadere il lettore di quanto ci pare riguardo al loro originale più plausibile, anzi convincente. Le nostre tesi sono queste:

1. Nè il Cod. Strozziano nè quello del Petrei sono copie del Cod. Gaddiano.

2. Non è nemmeno l’uno la copia dell’altro.

3. Tutti e tre risalgono a un originale comune anteriore a essi, al quale i due primi si attennero esclusivamente, mentre il Cod. Gaddiano si valse pure di altre fonti.

4. Questa fonte comune anteriore è indubitatamente il «Libro d’Antonio Billi».

5. II Cod. Strozziano n’è la copia più fedele. Il compilatore del Cod. Petrei l’ha copiato meno esattamente, in fretta e abbreviandolo qua e là. In terzo luogo viene poi il Cod. Gaddiano, che non sì è attenuto strettamente al testo del Libro in discorso, ed ha messo a profitto per la sua compilazione anche diversi altri documenti.

ad 1. Tutti e tre i nostri codici, nei preamboli di alcune delle loro notizie biografiche, riproducono le relative indicazioni fornite da Cristoforo Landino nel Proemio al

Arch. Stor. It., 5.a Serie. — VII. 20
  1. Gaye, Carteggio inedito, ec. t. III, p. 166. Il Vasari, (ediz. Milanesi, t. VII, pag. 604) nella seconda edizione delle sue Vite, stampata nel 1568, lo dice in corso d’esecuzione.