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nel Ducato di Milano1, e certo pur diverso e posteriore è quell’altro che fu podestà di Soncino2 e scriveva a Lodovico il Moro la lettera seguente:
I1I.mo et Ex.mo s[ignore[. He piaciuto ad l’onipotente torre ad sè l’anima di messer mio padre, quello fidellissimo servitore suo sa. Del qualle essendo io generato (sic), non posso se non insieme cun la facultà anche hessere sucesso il medesimo core devotissimo et airectionatissiino ad la ex.tia v. La qualle in questo mio mesto et doglioso caso me darà grandissimo conforto, cognossendo che la p.a ex.tia me abia reposto nel numero di soy veri servitori, et ciò supplico vra ex.tia et prego quella instantissimamente si digna farlo. Ad la qualle me ricomando et offero insino ad l’anima. Mediolani 6 octobr. 1495.
E. ex. V.
fidelissimus servitor Lodrisius |
(a tergo) Ill.mo Principi et ex.mo
- Dno Dno meo observan.mo
- Dno Duci Mediolani etc.
Per contro vedrei di preferenza lo storico, ma senza pronunziarmi recisamente in merito, nel Leodrjsius Cribellus firmato con molte altre persone notevoli in calce ad una supplica per ottenere la conferma di un Costantino da Costantinopoli a professore di lettere greche in Milano. Possibile che possa invece trattarsi di quel buon uomo che scriveva al Moro di essere «generato» da suo padre?
II.
Ma lasciando gli omonimi e i documenti di dubbia attribuzione, è certo che il Lodrisio storico ed umanista nacque di Francesco Crivelli di illustre famiglia milanese, probabilmente verso l’anno 1413. Giovanetto, fu al servizio di Bartolomeo Capra, arcivescovo di Milano, ma espulso dalla