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Europa1. Egli dice: «Franciscus Philelphus, nohilis Satyrarum scriptor, per idem tempus ad heroicum Carmen conversus, res Sfortiae scribere coepit, Leodrisius Cribellus soluta oratione ac metro clarus haheri coepit». Oltre il fatto di vederlo ricordato col Filelfo, importa notare che la menzione del Crivelli è per il libro sulla vita dello Sforza: l’autore dunque di quest’opera e l’amico di Pio II sarebbero una persona sola. Ma a troncare definitivamente la questione abbiamo non solo la lettera del pontefice al duca di Milano già riferita in parte dal Marini2, ma tutta una serie di documenti inediti, che saranno recati più innanzi, la quale mostra come un solo Lodrisio Crivelli fosse successivamente al servizio dello Sforza prima, del papa dipoi3.

Ma se orazioni, poesie, lettere, apologia, versione di San Giovanni Crisostomo e le due opere storiche sono scritte da un solo autore, sono da assegnarsi al medesimo anche le Explanationes in Decretalium primum atque secundum? Il Voigt, che si è fatta la domanda, risponde di no e crede di identificare quest’altro Lodrisio Crivelli coll’autore di due epitaffi per il marchese Niccolò d’Este pubblicati dal Borsetti4 come di un certo «Lodrisius Crivellus Jurisconsultus Ferrariensis». Il marchese Niccolò d’Este morì, com’è noto, nel 1441, ed il secondo epitaffio è dato Mediolani, mentre consta che un Crivelli Lodrisio (o Lodovico5)

  1. C. 49, p. 449, Basilea, 1571.
  2. Degli archiatri pontifici, t. II, p. 159-160, Roma, Pagliarini, 1784.
  3. Una lettera del Crivelli in cui si mostra al servizio di Pio II è evidentemente della stessa mano di altre in cui appare a quello di Francesco Sforza. Inoltre il Pastor, Storia dei papi, t. II, pag. 68, trad. Benetti; Trento, Artigianelli, 1891, cita una relazione di Lodrisio Crivelli al duca di Milano, in data Mantova, 6 gennaio 1459 (1460) riguardo al ricevimento fatto da Pio II al marchese di Brandeburgo. Tale relazione è nella Nazionale di Parigi, cod. it. 1588, f. 219. Cfr. anche Mazzatinti, Manoscritti italiani delle biblioteche di Francia, t. II, p. 377, Roma, 1877. Non ho finora potuto procurarmi copia delle lettere del Crivelli esistenti nella Nazionale di Parigi.
  4. Historia almi Ferrariensis Gymnasii, parte I, p. 46, Ferrara, Pomatelli, 1735.
  5. Notisi che anche Pio II nella già citata lettera edita dal Marini chiama il suo cortigiano «Loysium».