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notizie | 221 |
«guardo all’arte e alla civiltà nazionale». - Chiudono il volume due scritti, già editi nella Nuova Antologia del 1887, riguardanti l’Inghilterra e rAmerica.
— Giulio Urbini. La patria di Properzio, Studi e polemiche. (Torino, Loescher, IS89). - Con buon corredo di erudizione si esamina e si tratta a fondo in questo volumetto la quistione, già tanto dibattuta, del luogo che diede i natali al cantore di Cintia. L’A. novera ben quattordici città, tra grandi e piccole, che si disputano questo onore: tre sole, però, possono avvalorare la loro pretensione con argomenti di qualche peso, e sono: Assisi, Bevagna e Spello. Secondo l’Urbini, patria di Properzio deve essere stata Spello; ciò egli procura dimostrare con lungo e minuzioso ragionamento, a cui premette, com’è naturale, la confutazione dei fautori di Bevagna e di Assisi. Sebbene la sua dimostrazione non sia, forse, pienamente decisiva, è lecito, per altro, asserire che chi vorrà da ora innanzi studiare cotale soggetto, non potrà esimersi dal prender cognizione di questa diligente monografia; la quale ci sarebbe piaciuta di più, se avesse una forma meno vivacemente polemica. L’A. rileva (pag. 51) che la gara antichissima pei natali di Properzio non è stata sempre cavalleresca: si direbbe ch’egli abbia tenuto a conservarle cotesto carattere che altri aveale dato prima di lui.
A. C.
— Sono usciti il 4.° e il 5.° fascicolo della Deutsche Geschichte unter den Karolingern dell’amico nostro E. Mühlbacher, professore a Vienna. Per i precedenti fascicoli, ved. Arch. stor. 1888, I 413; II, 417. I fascicoli, che qui annunciamo, contengono la fine del libro I, capp. XI e XII (Personalità, Corte e Legislazione di Carlomagno); e i primi quattro capitoli del libro II, che trattano della decadenza e della divisione dell’impero carolingio tino alla ribellione dei figliuoli di Ludovico Pio, alla detronizzazione di questo e alla sua restituzione. È inutile che aggiungiamo che il sèguito di quest’opera insigne conserva gli stessi ottimi pregi di dottrina e di stile che abbiamo altra volta segnalati.
— Il prof. Pasquale Papa, per le nozze Frescobaldi-Frassineto, ha pubblicato una memoria su Tommaso Frescobaldi all’assalto di Genova (1427) (Firenze, Bencini, 1891. In 4.° di pp. 32). Tommaso di Leonardo Frescobaldi, commissario dei Fiorentini nella guerra che essi avevano contro Filippo Maria Visconti sulla riviera di Genova, fu preso nella sortita vittoriosa che i Genovesi fecero il 28 dicembre 1427; e da Obizzino d’Alzate, luogotenente visconteo, perchè non volle in alcun modo rivelargli i segreti della sua