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pubblicazioni periodiche 213


— Col principio dell’anno corrente la Cultura, diretta dall’on. Ruggero Bonghi, da mensile che era, e composta di sole recensioni e notizie letterarie, si è trasformata in Rassegna settimanale di politica, scienze, lettere e arti. Si stampa in Milano dall’editore Vallardi; ma la direzione è sempre in Roma. Auguriamo al periodico rinnovato prospera vita.

— Nel Giornale storico della letteratura italiana, 1890, XVI. fasc. 3, è un articolo del prof. Carlo Errera, Ancora sull’autore del «Pecorone». In un fasc. preced. il dott. Emilio Gorra aveva creduto di potere identificare l’incognito ser Giovanni autore di quel libro in un mess. Giovanni di ser Fruosino, giudice fiorentino. L’E. combatte questa conclusione, mostrando l’insufficienza e in parte l’inesattezza degli argomenti addotti dal sig. G.; e v’aggiunge nuove indagini sull’epoca della composizione del «Pecorone», che egli conferma essere incominciato nel 1378, ma non compiuto prima del 1406.

— Ivi, 1891, XVII, fasc. 1, è una memoria in francese del sig. Camille Couderc, col titolo: Les poesies d’un florentin a la Cour de France au XVI siècle. Tratta di Bartolommeo Del Bene, che fu poeta della corte di Francia a tempo di Enrico III e di Caterina dei Medici; ne dà notizie biografiche accurate; restituisce a lui un codice della Biblioteca del Mans, che finora è stato creduto una raccolta di poesie italiane di vari autori; descrive questo codice e ne dà dei saggi; e pubblica infine poesie e lettere di esso Del Bene. — Nello stesso fascicolo il sig. Ludovico Frati discorre delle Tradizioni storiche del Purgatorio di S. Patrizio.

Nuova Antologia. - l.° gennaio 1891, - F. Gregorovius. Le grandi monarchie ossia gl’imperi universali nella storia. — 15 gennaio. - A. Venturi. La letteratura artistica nel 1890. (Rassegna di pubblicazioni italiane e straniere sulla storia dell’arte in Italia.) - D. Gnoli. Un giudizio di lesa romanità sotto Leone X. (Tratta di Cristoforo Longueil (Longolio), belga, e delle contese letterarie suscitate in Roma, per avere egli espresso in una orazione giovenile un’opinione contraria alla maggior gloria dei Romani rispetto ai Galli. Continuazione e fine nei fase, de’ 16 febbraio e 1° marzo.) = 1.° febbraio. P. Villari. La storia è una scienza? (Espone preliminarmente le varie teorie di dotti inglesi e tedeschi sul problema, se la storia sia arte o scienza; poi, venendo a studiarlo per conto proprio con metodo storico e analitico, discorre del concetto falso e artificioso che avevasi della storia dai filosofi del sec. XVIII; dei più recenti risvegli del metodo scientifico; dei difetti e delle esagerazioni di questo; e stabilisce nettamente e lucidamente gli elementi di cui la storia si compone: il fatto; la rappresentazione di esso; la ricerca della connessione logica dei fatti e delle leggi che li governano. In questa ultima ricerca consiste veramente la scienza storica.) - E. Masi. Due diplomatici italiani e gli ultimai giorni del Voltaire (Nuovo e geniale studio sul V., desunto in parte dai carteggi diplomatici degli ambasciatori di Modena e di Toscana alla corte di Francia.) = 16 febbraio. A. Franchetti. Un romantico nella vita politica (Studio su Cesare Correnti.) = 1.° marzo. G. Boglietti. Il nuovo impero tedesco e il suo primo storico. (Rassegna del libro di H. von Sybel, Die Begründung