Pagina:Archivio storico italiano, serie 5, volume 7 (1891).djvu/21


LE PIÙ ANTICHE CARTE


DELLE PIEVI DI BONO E DI CONDINO NEL TRENTINO


(1000-1350)





Delle sette Pievi1 che compongono le Giudicarie,2 due sole, quella di Bono e quella di Condino, sono poste nel bacino del Chiese, e costituiscono ora il territorio di diciotto comuni, undici dei quali appartengono alla prima,3 sette alla seconda4.

La Pieve di Bono si estendeva, nei primi secoli del millennio, dal luogo ove ora sorge Pradibondo fino a mezzogiorno di Cologna; di lì cominciava la Pieve di Condino che occupava anche parte della odierna provincia di Brescia, comprendendo Bagolino e un piccolo tratto della Val Sabbia5. La Pieve di Bono, che nei più antichi tempi doveva naturalmente costituire un sol corpo, si trova, all’epoca alla quale appartengono le nostre carte, già divisa in due gruppi di ville, separate dal Reveglér, affluente dell’Adanà, che sbocca alla sua volta nel Chiese; di cui il settentrionale, detto Concilium a Reveglero superius, o anche Concilium de Torra (Tohera, Toira), comprendeva le ville di Tagné, Roncone, Anglone, Ponte, Banalo, Valero, Fontanedo, Monte e Lardaro. Questa

  1. Bleggio, Banale, Lomaso, Tione, Rendena, Bono e Condino.
  2. È così chiamata la parte occidentale meridionale del Trentino.
  3. Roncone, Lardaro, Agrone, Strada, Creto, Cologna, Por, Praso, Daone, Bersone e Prezzo.
  4. Castello, Cimego, Condino, Brione, Storo, Darzo con Lodrone, e Bondone.
  5. A questa parte non abbiamo esteso le nostre ricerche.