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RASSEGNA BIBLIOGRAFICA




Paul Viollet. Histoire des Institutions politiques et administraiives de la France. - Tome Premier. - Paris, Larose et Forcel, 1890; pagg. viii-468.


Fra i numerosi lavori pubblicati a’ giorni nostri intorno alla storia delle istituzioni franche, dal Tardif, dal Glasson, dal Waitz, dal Fustel de Coulanges e da altri, questo del Viollet merita d’essere più particolarmente raccomandato ai giovani. Esso infatti costituisce un bel saggio di sintesi, quale era possibile e opportuno, per non dire addirittura necessario, dopo tanti studi speciali sulle singole quistioni e materie attinenti all’antico diritto pubblico francese. Ma l’Autore, senza aver fatto questa volta opera di pura erudizione, è molto più che un semplice volgarizzatore della scienza. Al corrente di tutto quanto è stato scritto sul vastissimo campo, (e ne son prova le ampie indicazioni bibliografiche date in calce ad ogni paragrafo), egli non rinunzia alle ricerche originali, nè, dove occorra, alle polemiche; ma mira soprattutto a raggruppare i fatti con ordine sistematico, a riassumerli con esattezza, ad esporli con perspicuità di forma. Non ci vuol dare un semplice repertorio degli istituti politici o degli ordinamenti amministrativi, ma metterci sott’occhio le leggi dello svolgimento che quegli istituti e quegli ordinamenti hanno avuto nel corso degli anni. Giurista e storico ad un tempo, egli comprende benissimo lo sviluppo delle istituzioni umane; anzi ci sembra che abbia una spiccata tendenza alla dottrina evoluzionista.

L’intendimento del Viollet è di scrivere in succinto la storia del diritto pubblico francese. L’opera deve constare di due volumi. Quello pubblicato contiene intanto la esposizione delle istituzioni nei primi periodi, cioè fino allo scorcio del IX secolo, ch’è quanto dire fino alla fondazione dello stato francese, il secondo andrà dal secolo X al secolo XVIII; l’uno, dunque, contempla le origini, l’altro svolgerà le istituzioai particolari.

L’A. prende accortamente le mosse dal periodo gallico; che quanto all’epoca preistorica non si sa nè forse si saprà mai nulla di preciso; e su quel periodo segue fedelmente le tracce del D’Arbois