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ANEDDOTI E VARIETÀ
Mi dà motivo a rendere pubbliche queste notizie su frate Mansueto, e sul tempo del suo falso episcopato, il sigillo qui sopra riprodotto, oggi posseduto dal signore Stefano Bardini antiquario in Firenze, il quale ignora ove sia stato rinvenuto.
A prima vista si giudica fatto nei primordi del 1300 e per lo stile con cui sono condotte le figure e per la forma delle lettere che attorno si leggono. Infatti i dati storici confermano un tale giudizio, inquantochè il sigillo appartenne a quel Mansueto frate minore, che illegittimamente, contro l’assenso di Giovanni XXII, occupò l’episcopato aretino dal 1329 al 1331.
Sotto la solita edicola sono figurati due santi; Giovanni Battista, sostenente colla mano sinistra un breve cartello su cui sta scritto all’inverso ecce agnus, e l’Evangelista che tiene aperto con ambe le mani un lungo foglio, dove appena leggesi in principio. Tra l’uno e l’altro una croce vescovile. Inferiormente vediamo la figurina del presule che indossa la tunica monacale, genuflesso, in atto di pregare, stringendo tra le palme il pastorale e rivol-