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del nome « napoleone » | 99 |
nonno, che già si trovò a partecipare ancor egli all’impresa e alle sventure di Corradino1. Quanto al nonno, Napoleone di Gian Gaetano, era stato nel 1240 uno dei «proconsules» del popolo romano2, e nel 1244 ebbe da Innocenzo IV la conferma dei redditi, ossia del possesso, di Vicovaro e d’altre castella3. Finalmente, abbiamo un Napoleone - non so se proprio zio di questo, come si pretende del quale si contano fatti che a me non è stato possibile di appurare, tra cui segnatamente che avesse parte nella spedizione sicula di Arrigo VI. Sia di ciò quel che si vuole, egli ad ogni modo ci è messo innanzi in maniera non dubbia da un documento privato del 12004.
- ↑ Saba, iv, 8 R. It. Scr., VIII. 844), Ann. Plac., p. 528. Anche questo personaggio è rappresentato spropositatamente dal Litta, che lui pure trasforma, facendo menzione espressa di Tagliacozzo, in un fervido fautore della Chiesa e di Carlo d’Angiò.
- ↑ Huillard-Bréholles, V, 761. Rispetto al «proconsul», si veda Gregorovius, Gesch. der Stadt Rom im Mittelalter, V, 183, nella 2.a edizione.
- ↑ Berger, Les Registres d’Innocent IV, I, 116 (n. 686). Qui la paternità non è indicata; ma la stessa cronologia vale a chiarirci. D’altronde un documento dell’anno medesimo riguardante Vicovaro è assegnato anche dal Litta a questo Napoleone; e secondo ogni verosimiglianza non senza la guida di un dato ben chiaro da parte di chi attribuisce invece al nipote la bolla d’Innocenzo.
- ↑ Litta, tav. i. E qui, dacché mi pare di aver corretto alcuni errori delle genealogie degli Orsini, non sarà mal fatto mettere sotto gli occhi lo schema della discendenza per la parte che più o meno ci riguarda:
Orso ? . . . . . . . . . . . . . . Napoleone Giangaetano ┃
┏━━━━━━━━━━━━━━━━┓Matteo Rosso
┃Napoleone
┃┏━━━━━━━━━━━━━━━━┓ Giangaetano
(Niccolò III)Rinaldo
┃Matteo Napoleone
┃Giacomo
┃Napoleone
Cardinale di S. AdrianoFrancesco ? Napoleone
prima, non c’era più luogo a fraintendimenti), non potrebbe trovarlo altro che nella tav. xix, qual figliuolo del Napoleone fratello di Papa Niccolò, e con una biografia recisamente guelfa. Ora, se i fatti che il Litta enumera sono veri ed esatti, vorrà dire che dei Giacomi se n’abbiano a distinguere due, a meno che il ghibellinismo del Giacomo nostro non sia cominciato tardi, dopo che egli avesse nel 1263 difeso Montecchio contro Corrado d’Antiochia, e fosse rimasto nelle mani del nipote di Manfredi. Quanto al non essere lui figliuolo di chi gli avrebbe ad esser padre nel Litta, nessunissimo dubbio. Già, se padre e figlio si fossero a questo modo trovati a fronte, uno storico minuzioso qual è Saba, ne avrebbe pure adir qualcosa; ma prova più assai il castello di Vicovaro, di cui egli era in possesso (Saba, ii, 16, e cfr. Ann. Plac., p 528), che vedremo or ora a che Napoleone spettasse.