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94 | l'etimologia e la storia arcaica |
Napo si servano abitualmente i cronisti milanesi1, che appunto ci ridettono l’uso familiare, mentre gli scrittori forestieri sogliono invece dar l’altra2.
Ma se Napo non è un nome proprio, ossia qualcosa che pretenda a un certo qual privilegio di potersi sottrarre al dovere di dar conto esatto di sè medesimo, non si vede, per ora almeno, in che modo dentro a Napoleone il signore delle selve possa ruggire. Col napus latino3 - ignobile individuo della famiglia dei cavoli - non è davvero immaginabile che la belva possa in nessun caso aver acconsentito ad accoppiarsi.
Ecco dunque il problema darsi a conoscere più oscuro che non ne avesse l’aria. Ma, s’egli è cosi, sarà bene non muovere altri passi senza aver raccolto i dati di genere positivo che venga fatto di mettere insieme. Conviene indagare un poco la storia del nome, in quanto cotale storia possa dare indizi riguardo all’origine, sia per suggerire o sorreggere affermazioni ed ipotesi, sia per escluderne.
Cominciamo dal notare che il nome, fino ai tempi moderni, apparisce solo in Italia. Chi mi citasse il martire di cui gl’imperialisti francesi celebrano la festa il quindici agosto, e me lo dicesse alessandrino, o almeno fatto morire ad Alessandria, mostrerebbe di avere bensì qualche nozione agiografica, ma di essersi
- ↑ Nel Manipulus Florum, p. es., di Galvano Fiamma R. It. Scr., XI, 694 sgg.), non trovo, fra tanti esempi, altra denominazione che questa. E così in quegli Annales Mediolanenses, che non fanno in realtà se non darci riprodotta, con scorciamenti e sconciamenti, un’altra cronaca di Galvano (V. Ferrai, in Bullett. dell’Istit. Stor. It., n, 10, p. 100), Napoleone apparisce unicamente, e non da sè, al primo presentarsi in iscena del nostro personaggio: «Sed antequam in Claravalle sepeliretur (Filippo). Neapoleo sive Napus» ecc. (R. It. Scr., XVI, 666). Naturale peranto che Napo dicano di norma anche gli storici successivi, venendo fino ai moderni, Giulini, Verri, ecc.
- ↑ Citerò il Memoriale potestatum Regiensium (R. It. Scr., VIII, 1142), il Chronicon Placentinum (ib.. XVI, 47f), gli Annales Januenses (Pertz, SS., XVIII, 284), gli Annales Piacentini Gibellini (ib., 513 ecc. ecc.), gli Annales Partnenses maiores (ib., 686 e 698), gli Annales Brixienses (ib._ 820), il Codice diplomatico Laudense del Vignati, P. II, p. 363, 365, 372.
- ↑ Italiano napo e navone.
non altrimenti da quel che io faccia intendono le cose anche gli altri; p. es. il Giulini, che però, narrata la morte di Filippo della Torre, dirà come «a succedergli. ... fu prescelto Napoleone, volgarmente Napo» (Mem. della Città e della Camp. di Milano, VIII, 209); e similmente il Litta, che in capo alla sua notizia biografica scrive «Napoleone detto Nappo».