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rassegna bibliografica | 95 |
Se non è in ogni minima sua parte matematicamente esatto, riesce sempre attraente alla lettura come se fosse un romanzo». Romanzo davvero, ma non de’ migliori. Finalmente nel 1860 il signor A. J. Dumesnil stampò a Parigi una nuova vita di Sisto quinto, la quale, staccandosi dal Leti menzognero segue il racconto del Tempesti, servendosi di altri autori e italiani e francesi, e accozzando quantità di notizie storiche ed artistiche più o meno note sopra località e fabbriche, e finanche, col mezzo dei pregevoli volumi del Conte di Tournon, date statistiche, ma recandoci in ultima analisi nulla di nuovo. Pure di già trentacinque anni prima Leopoldo Ranke nel primo e nel terzo volume dei suoi Pontefici romani, aveva aperta la vera via alla storiografia, esaminando col solito acume le fonti inallora conosciute, e delineando con grandi tratti il quadro della persona, dell’operato ecclesiastico, politico ed amministrativo, e non meno della straordinaria attività di Sisto quinto nelle arti di qualunque genere.
La vita di questo papa frattanto rimaneva da scriversi, adoperando quelle nuove ricchezze, colle quali più di qualunque altro il benemerito scrittore alemanno testé nominato ha saputo dare alla storiografia moderna colore più vivo e vero e nuova indole. Nei volumi il cui titolo sta in fronte dei presenti cenni, l’esame delle carte diplomatiche è venuto a diffondere nuova e chiara luce sulle azioni di Sisto quinto, per opera non di un erudito propriamente detto, ma di un diplomatico. Considerando la diligenza e le molte e varie cognizioni, con cui sono state trattate pur anche quelle parti dell’argomento che rimangono lontane dal campo della politica, a nessuno sicuramente rincrescerà l’antico ambasciatore austriaco presso Luigi Napoleone e Pio nono aver avuto agio, forse da lui non richiesto, onde darsi a lavoro letterario, giacché il tema da lui prescelto ha delle parti nelle quali compariscono a loro vantaggio il modo di vedere, il criterio e la pratica dell’uomo di Stato. L’introduzione accenna alla quantità di materiali inediti dei quali ha potuto servirsi l’autore: materiali della cui copia lo scrittore di queste righe parecchi anni fa si è fatta un’idea approssimativa. Occupano il primo posto i documenti spagnuoli sin adesso poco o punto noti, documenti di somma importanza, del pari che per la