Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/550

544 annunzi bibliografici

lavoro); e vorrà certo dare anche più larghi e più rigogliosi frutti, vestita che sia in pace una volta l’Europa.

G. S.


Documento diplomatico restaurante in Orvieto lo Studio generale, illustrato da Luigi Fumi. - Firenze, tipografia s. Antonino, 1870; in 8vo di pag. 16 (Per le nozze FumiBrenciaglia).


Dubito forte se debba prestarsi fede a Cipriano Manente che fa risalire al 1013 l’origine dello Studio di Orvieto, il quale senza dubbio è assai antico e conta tra’ suoi lettori S. Tommaso d’Aquino e S. Bonaventura. Nella prima metà del secolo XIV a cagione delle molte e vive discordie che laceravano la città, lo Studio venne a finire; rifiorì nel 1362, ma per poco; tornò a rifiorire nel 1378 per opera di Urbano VI, del quale il sig. Fumi pubblica la bolla, che è per avventura l’unico documento importante intorno a quello Studio cui l’ingiuria de’ tempi e la mano sacrilega dell’uomo (come avverte l’editore) non abbia travolto nella quasi generale rovina dell’Archivio orvietano».

La bolla è preceduta da una prefazioncella, ricca disconosciute notizie e scritta con buon garbo.

G. S.


La Lunigiana e le Alpi apuane, Studii del prof. Cesare Zolfanelli. - Firenze, tipografia di G. Barbèra, 1870; in 16mo di pag. xii-136.


Questi Studi del sig. Zolfanelli videro già la luce nel giornale fiorentino La Nazione. Sono scritti col brio e colla leggerezza de’ francesi; allettano assai, e si leggono con gusto. Dividonsi in brevi discorsucci, che hanno per titolo: Luni e Carrara; lo sparo di una mina a Crestola; passeggiate per la Lunigiana; il marmo, cenno archeologico e geologico; una gita a Pietrasanta. Le biografie di Pietro Tenerani e di Carlo Finelli chiudono il libro, che è stampato a spese della Provincia di Massa e Carrara.

G. S.