cioè exurgat deus et dissipentur inimici eius; il qual canto metteva non piccolo terrore ne’ cuori di quei che l’udivano; et il Salmo 64 Iudica domine nocentes me: e questi (salmi) due cantori cantavano solamente il primo verso, e tutti li altri Frati rispondevano li altri versi del Salmo. Indi il Salmo 43 Deus auribus nostris audivimus; e questi due cantori tutto il Salmo, e dopo ciaschedun verso tutto il coro rispondeva sempre a voce exprobantis et obsequentis, a facie inimici et persequentis. Dipoi solamente cantavano le Litanie, invocando tutti li Santi del nostro Ordine et ancora li cinque Martiri. Qui direi io, che non si dice, che quei invocassero li loro Santi, presupponendo nei loro cuori forse, che sapessero di essere scomunicati; ma si voltarono a chiamar li Santi nostri, pensando, che come alieni el non sapessero cosa alcuna della loro scomunica. Essendo pervenuti al nome di S. Francesco, lo replicarono tre volte, gridando più alto, e più di testa che potessero mai. Ma tacettero quel verso: Hinimicos Sanctae Ecclesiae; il che fu certo cosa ammirevole e notevole che da loro istessi si giudicassero per nemici e ribelli della Santa Chiesa. Ma li frati nostri stavano nella loro mansione afflitti dalla fame e dal freddo, rispondendo solamente nei loro cuori a quello che loro cantavano, amen. E molti parziali di Fra Girolamo stavano intorno a’ frati poverelli e l’affliggevano con parole villane e minaccie, riprendendoli che per la paura stavano in silenzio e che era venuto il tempo che, dichiarata la verità, sarebbero puniti delle persecuzioni fatte al Santo Profeta per invidia; ai quai nient’altro rispondevano, se non se non era lecito di orar pubblicamente dov’eran presenti li scomunicati e disobbedienti al Sommo Pontefice e ribelli di S. Madre Chiesa. Erano ancora posti nel mezzo a molti armati come agnelli fra i lupi, e quei benché mostrassero di essere posti qui in sussidio e difesa del palagio, nulladimeno se lo sperimento fussi seguito in favore di Fra Girolamo, erano le rovine de’ Frati. Ma Iddio il quale non si fa beffe dell’orazione delli umili, né dei voti de’ supplichevoli, ebbe compassione di loro, li quali puramente e semplicemente per la difesa del suo onore e per lo Stato della S. Chiesa, e per la liberazione delle anime, erano entrati a combattere disarmati avendo fidanza solamente in lui. Ed ecco