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346 | annunzi bibliografici |
suoi studi e vi prese la laurea dottorale. Ridottosi in patria, cominciò ad esercitare la medicina; poi fu chiamato a Genova professore di fisica in quel Liceo, e fisica insegnò pure nell’Università genovese col titolo di supplente. Nel 1815, per consiglio di Gaetano Savi, venne eletto professore di botanica nell’Ateneo di Bologna; e in cosiffatto carico spese la vita, che fu lunga e serena.
Colla morte del Bertoloni non solo è venuto a mancare all’Italia un famoso botanico, ma alle discipline storiche un amoroso coltivatore. Delle molte e lodate sue opere scientifiche ragiona a lungo il sig. Versari; e racconta pure come si abbia a stampa di lui una biografia di Ernesto Mauri, un’orazione latina in lode di Marcello Malpighi, gli elogi del prof. Ottaviano Targioni Tozzetti, del cav. Ippolito Durazzo e della Clelia Durazzo Grimaldi, una dissertazione sulle antiche mura di Luni, un ragionamento sulla patria del pontefice Niccolò V, parecchie lettere a Carlo Promis sul forte di Sarzanello, un commentario in latino della vita e delle opere di Antonio Ivani e altre scritture risguardanti la storia, le arti belle, la bibliografia e le amene lettere.
G. S.
Leggendo questo libro, si vede chiaramente che l’autore l’ha composto col pensiero di far cosa vantaggiosa alla patria. Contiene, secondo che mi pare, tutto quello che importa conoscere della storia d’Inghilterra rispetto all’origine e allo svolgimento delle civili istituzioni con quei raffronti che sieno capaci di renderne profittevole lo studio. Non è una compilazione messa assieme pigliando di qua e di là; ma è lavoro di getto, conseguenza di lunghi studi aiutati dalla esperienza.
Nella prima parte, che l’autore intitola «Gli Apparecchi», mostra lo stato dell’Inghilterra nel Medio-Evo, gli effetti della Conquista Normanna nella composizione della società, la natura e il carattere del Feudalismo, e il primo fondamento della Costituzione nella Magna Carta di Giovanni Senza Terra. Nella seconda e terza parte intitolate «Le Basi» e «La Lotta» vediamo lo svolgersi lento ma continuo delle istituzioni, nonostante il contrasto della Monarchia, le contese, le guerra civili e le difficoltà esterne. Fino a tutta la terza parte il libro è un riassunto della storia inglese, un esame accurato e sapiente dei grandi avvenimenti pei quali si apparecchiarono e si compirono le due rivoluzioni onde trionfò la libertà. Vediamo passarci quasi davanti agli occhi gli uomini più segnalati che a tutti quei tatti parteciparono; ne osserviamo la fisionomia e il carat-