Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/347


annunzi bibliografici 343

socchini sulle vicende della zecca di Lucca sotto Carlo Magno e sotto la stirpe di lui in Italia.

La parte seconda dell’undecimo tomo delle Memorie e documenti, che è venuto adesso alle stampe, a spese e per cura dell’Accademia, è opera per intiero del Sig. Domenico Massagli di Lucca. Ha principio con alcuni cenni storici intorno all’origine e antichità della zecca lucchese, ed a questi cenni tengono dietro sei discorsi, de’ quali mi piace di riportare il sommario.

I. Sulle monete battute in Lucca sotto il dominio de’ Franchi ne’ secoli viii e ix.

II. Sulle monete battute in Lucca sotto gli Imperatori della Germania e re d’Italia ne’ secoli x, xi e xii.

III. Sulle monete battute in Lucca in seguito alla riforma monetaria di Federigo II nei secoli xiii e xiv.

IV. Sulle monete battute in Lucca sotto il patronato di Carlo IV e suoi successori ne’ secoli xiv e xv.

V. Sulle monete battute in Lucca sotto Carlo V e coi distintivi della Repubblica lucchese nei secoli xvi, xvii, xviii.

VI. Sulle monete lucchesi sotto il principato de’ Baciocchi ed il Ducato de’ Borboni nella prima metà del secolo xix.

Illustra quindi il sig. Massagli i piombi, i suggelli e le medaglie appartenenti alla storia di Lucca; e delle monete, de’ piombi, de’ suggelli e delle medaglie da lui conosciute dà un catalogo, che si legge dalla pag. 167 alla pag. 222. L’opera si chiude colle xxvn tavole già fatte incidere dal S. Quintino, alle quali il Sig. Massagli ne ha aggiunte tre di nuove, litografate da Raffaello Bertini.

G. S.



Topographia Lunensis orae, Carmen Baltassarii Taravasii canonici sarzanensis - Topografia della Lunigiana, già cantata in versi elegiaci da Baldassarre Taravacci vezzanese, ed ora volta in terza rima. Genova, tipografia del Commercio, 1870; 8vo di pag. 28.


Al canonico Baldassarre Taravacci da Vezzano, buon poeta latino, del secolo XVI, è toccata una ventura rara tra noi, imperocchè un suo carme col quale prese a descrivere la Lunigiana e che restò inedito, in due anni è venuto due volte alle stampe. Lo pubblicò a Lucca il canonico Pietro Andrei di Carrara co’ torchi del Landi nel 1869 per festeggiare le nozze di un amico suo, e lo pubblicò corredato di note spesse e succose a migliore e maggiore schiarimento del testo. Lo pubblica adesso di nuovo il Sig. Achille Neri di Sarzana, che vi ha speso attorno molte cure. La versione non è sua, bensì le note.