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intorno fra girolamo savonarola | 191 |
DELLE FESTE E DEI GIUOCHI DEI GENOVESI
Dissertazione Prima.
Capitolo Secondo.
I Dogi a vita e i Dogi biennali. Lo vesti del Doge. L’accettazione. I privilegi di Carlo V. Il Doge assume titolo ed insegne di Re. Le feste dell’Incoronazione, ed i presenti di Casa D’Oria per la solennità del Banchetto. Il Senato vuol moderarne le spese eccessive, e raramente vi riesce. I trionfi. Come i Dogi uscissero di ufficio. Onori funebri ai Dogi morti in dignità, nelle Cattedrali di Genova e di Madrid. Esequie celebrate, a titolo di reciprocanza, ai monarchi di Spagna.
La proclamazione del governo dogale a vita, e lo avvenimento di Simone Boccanegra al potere (1339) furono il portato di una gravissima commozione di popolo1; e frutto di tumulti, e di scosse più o meno violente, furono del pari l’elezione di Giovanni di Murta (1345), nonché il ritorno del Boccanegra (1350), e quasi dissi la rapida successione degli altri tutti che nella Repubblica
- ↑ Questa elezione ebbe luogo il 23 settembre nel Palazzo di Governo detto dell’Abbate; il quale Palazzo, chiamato altrimenti di Serravalle e poi Criminale, e quello stesso dove oggi sono gli Archivi di Stato. L’elezione in discorso fu inoltre confermata il dì seguente in pleno et generali parlamento hominum civitatis Janue... congregatorum in platea sancti Laurentii... in quo parlamento fuit maxima et innumerosa quantitas civium Janue et suburbiorum... quod ipsius denumeratio quodammodo erat impossibilis et dificilis valde.... Qui quidem dominus Simon... incontinenti... in loco predicto, in scalinis ecclesie, acceptans regimen et officium supradictum sibi concessum per dictum parlamentum gratanter et benigne, iuravit et sacramentum prestitit in manibus Oberti Mazurri notarii et cancellarii Comunis Janue, corporaliter tactis sacrosanctis evangeliis et scripturis, de dicto ducali offitio et regimine bene et legaliter esercendo et faciendo (V. Regulae Comperarum Capituli; cod. membr. sec. xiv, dell’Archivio di San Giorgio, car. 314).