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VARIETÀ




COPERNICO.

Il 19 febbraio gli Scandinavi celebrano il centenario di Copernico: nome così divulgato, eppure così poco se ne sa. Di che nazione fu? di che fede? chi ne favorì la dottrina o la contrariò?

Si risponde comunemente che fu polacco; di religione protestante; favorito da’ suoi religionari, mentre lo avversarono i cattolici.

Eppure nel Walhala, dove raccolse tutte le glorie tedesche, re Lodovico di Baviera collocò fra queste il Copernico. Di fatto il vescovado di Ermland, a cui apparteneva, stava allora sotto il dominio della Polonia: ma egli, non men che sua madre, scriveva lettere in tedesco, e da un’iscrizione greca s’un libro appare che il suo nome pronunziavasi Köppernik alla tedesca.

Fatto è che pochissimo si sa di questo grand’uomo. Gassendi ne pubblicò in latino la vita, un secolo dopo morto, non valendosi che di quel che trovava a stampa: altre ne scrissero Gottsched, Sniadecki, Westphal, Czynski; ma copiandosi uno dall’altro.

Dantisco, vescovo di Ermland, ch’era stato ambasciatore di Sigismondo re di Polonia alla corte di Carlo V, viaggiò mezzo il mondo, visitò l’Asia e l’Africa; fu gran cultore e protettore delle lettore, e stette in corrispondenza coi più