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rassegna bibliografica 117

ma la religione ci tien a cuore più della Francia». Già il papa aveva approvato la proclamazione, avvenuta a Parigi e nel campo della Lega, del cardinal Borbone, zio di Enrico IV, col titolo di re Carlo X: e un agente del duca di Mayenne, dopo l’assassinio di Guisa suo fratello capo del partito, era giunto a Roma. Richiamato il Morosini, la legazione di Francia venne affidata al cardinal Enrico Caetani. In santa Pudenziana sull’Esquilino una ricca cappella rimane qual monumento dello splendore di questo porporato, cui siffatta legazione ha procurato un nome storico, ma il quale mostrossi poco abile a vincerne le difficoltà, non avendo, nel suo zelo per gli interessi della Lega e di Spagna, saputo rendersi capace né della grandissima mutazione ogni ora crescente delle disposizioni della maggioranza in Francia, né delle variazioni che ne dovevano necessariamente risultare nei consigli del papa. L’istruzione dei 30 novembre 1589, il cui principal contenuto per la prima volta ci viene tramandato dall’opera dell’Hübner (II, 250), essendo apocrifa quella stampata dal Tempesti, prescriveva al legato di esortare i membri della Lega stringendoli quanto più si potesse, e di adoperarsi a staccare dalla causa di Enrico IV la nobiltà cattolica. Le credenziali erano intitolate al duca di Mayenne e al Consiglio generale della Lega; centomila scudi erano messi a disposizione del legato, cui in tempo opportuno promettevansi somme maggiori. Non si era fatto parola della quistione di successione.

Questa volta ancora il papa nutrivasi di speranza di riunire sott’al medesimo stendardo tutti i cattolici. Egli vagheggiava l’idea d’un’alleanza tra la Francia tornata al cattolicismo e gli Stati Italiani. Mentre in fatto ei contribuiva a far riescire le mire spagnuole, meditava sul modo di scemare l’influenza di Spagna. Ma gli affari presero una piega diversa da quella immaginata dal pontefice, il quale ad un tratto trovossi in una posizione, viepiù difficile perchè poco decisa, la quale gli impediva l’azione e dall’uno e dall’altro lato. Sisto quinto per mezzo del nuovo legato erasi messo in comunicazione colla Lega, soccorrendola di denaro. Intanto Enrico IV non solo faceva progressi nell’interno, ma trovò aderenti fuori di Francia. La parzialità dimostratagli dalla Repubblica