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rassegna bibliografica |
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due parti, l’una dall’altra interamente segregate, essendosi
relegate in appendice, non si sa troppo perchè, la descrizione
della casa cittadina romana del Quattrocento e Cinquecento,
e una passeggiata per Roma nel 1585, il cui contenuto sarebbesi
voluto infuso nel testo, e per ragione d’unità e a
scanso di ripetizioni. Costumi, vita pubblica e privata, e società
sono raffigurati da quell’abile mano già nota per l’introduzione
all’opera, varie parti della quale sarebbero state meglio collocate
in questo posto. Ognuno sa, non esservi difetto di
sorgenti ne di aiuti onde comporre una tal descrizione, e nei
libri e manoscritti italiani, e in quei di stranieri, fra i quali
primeggia Michele di Montaigne. Tutto ciò che appartiene alle
arti e maggiormente all’architettura, dal nostro autore viene
Trattato con giusto criterio. Non sono in ugual modo confacenti
all’uopo le osservazioni sull’indole della letteratura di quel
tempo. Starebbe male, a citare un solo passo, colla gloria
del Tasso, ove la Gerusalemme non avesse se non il vanto
della bella forma. Le variazioni dopo i primi tre o quattro
decenni del Cinquecento accadute nelle tendenze letterarie,
nell’intero mondo intellettuale e non meno nella società,
avrebbero meritato sviluppo più ampio e spiegazione più matura
dello cause morali e politiche. Sentiamo poco delle grandi
imprese letterarie, nulla per esempio della stamperia orientale
medicea, la quale pure fece grande onore a Roma e
al cardinal Ferdinando. Leggiamo con piacere un dispaccio
d’Alberto Badoer al doge Pasquale Cicogna in data del
3 giugno 1589, descrivendo l’interesse dal papa preso nella
correzione della Bibbia, cioè della Volgata ordinata dal Concilio
di Trento. Non trovandosi soddisfatto delle fatiche
della commissione cardinalizia di tal lavoro incaricata, il
papa «fu’ astretto porvi la mano da sé stesso.... e presto
sperava vederla in luce. Quando gli fu detto di me, stava
in quest’opera, facendo la fatica con gran gusto, e teneva
quest’ordine: dopo fatto un foglio, di farlo rivedere al Padre
Toledo et alcuni padri di Sant’Agostino, grandissimi
valent’huomini, i quali, da poi revistolo con diligentia, lo
mandavano alla stampa». L’autore tace dell’esito poco fortunato
di quest’edizione della Volgata, la quale, in seguito
all’arbitrio piaciuto il papa, dotto ma ignaro affatto delle