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104 rassegna bibliografica

e Venezia a proposito degli all’ari di Francia; controversie nello quali a mala pena si scansò aperta rottura. D’importanza di gran lunga minore sono le relazioni con Savoia, con Rodolfo imperatore . e finalmente con Polonia. La legazione a Ippolito Aldobrandini affidata nella contesa per la corona polacca dopo la morte di Stefano Batori, appianò al solerte quanto felice negoziatore la via al soglio pontificio.

IV. Il quinto libro, il quale s’intitola le Congregazioni (II, 1-71). il cui contenuto riesce più omogeneo di quello del precedente, non presenta nulla di nuovo di speciale importanza. Lo sviluppo delle commissioni del concistoro, incaricate di trattare i vari affari ecclesiastici e secolari, e la mutazione di man in mano avvenuta nel concistoro, sviluppo e mutazione da Sisto quinto né principiati né ultimati ma ridotti alla forma oggidì ancora conservata, dall’autore vendono trattati con chiarezza quantunque non compiutamente. In ogni modo abbiamo sotto gli occhi questo vastissimo edifizio dell’amministrazione ecclesiastica concatenata colla civile, che ha saputo resistere a tanti turbini. A quei che di già sanno di tali materie, spesse volte esaminate in tutte le storie dei papi e nei libri di gius canonico, destano interesse maggiore le osservazioni sugli affari religiosi di Spagna, e sull’attitudine da Filippo II presa riguardo ai medesimi. Gli storici ecclesiastici e maggiormente quei della Compagnia di Gesù descrivono in varj modi la bufera la quale minacciosa passò sul capo dei seguaci di Loiola, essendo lor generale Claudio Acquaviva. Bufera che nelle Spagne ebbe origine da un conflitto coll’Inquisizione, e che partorì pericolo più incalzante, il papa non essendo stato mai troppo favorevole all’Istituto gesuitico, il quale sotto il di lui predecessore aveva in certo modo governata la Chiesa, e a cui sarebbe riescito difficile sottrarsi a trasformazione radicale, ove fosse stata di più lunga durata la vita di Sisto quinto, da cui erano stati decretati vistosi cambiamenti nella regola, mentre alla Compagnia toglievasi il nome di Gesù, dal papa giudicato quasi ingiuria alle altre religioni e di poca convenienza nei litigi, di già principiati e impossibili a scansarsi in avvenire.

L’ultima parte del libro e dedicata ai cambiamenti avvenuti nel sacro collegio regnante Sisto quinto. Le parole dal