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84 bona di savoia

Nel mentre che ritrovavansi queste lettere negli archivi camerali di Torino, veniva presentato alla R. Deputazione torinese di Storia patria il risultato delle ricerche, me insciente, fatte dal lodato cav. Combetti, a cui deggio esser grato delle risparmiatemi indagini ne’ conti della castellania di Fossano, a’ quali mi sarei rivolto per avere le necessarie ed ulteriori notizie su Bona.

Il lavoro del Combetti adunque fu coronato di prospero successo, poichè egli appunto ritrovava il tempo preciso della morte di Bona da queste espressioni che si leggono nell’atto di accensamento della castellania «quorum omnium vigore computat hic de dicta firma seti censu a die quinta mensis iulii inclusive anno Domini millesimo quingentesimo secundo usque ad diem quintam mensis ianuarii exclusive anno Domini millesimo quingentesimo quarto videlicet de uno anno integro viginti sex septimanis et uno die integro quo die propier obitum ipsius illustrissimae dominae Bonae ducissae Mediolani predictae fuit ipsum accensamentum interruptum »1, parrebbe che essa morisse il 5 gennaio 1504, ma nella nota della pagina seguente, si indica la seconda metà del novembre 1503 avendo ella anni cinquantatrè e qualche mese. E quel triste fato che d’alcuni anni accompagnava la misera principessa vivente, non l’abbandonò persino dopo morte, poichè quell’avvenimento ignoravasi quasi dai contemporanei nè nelle cronache, nè negli scrittori del tempo, di esso ritrovasi alcuna menzione2. Che più: i particolari della sepoltura stessa di Bona, ci attestano la miseria ond’era circondata: due sole faci collocatesi presso l’esanime suo

  1. Archivi camerali, conto del nobile Giovanni Cambiano di Ruffia.
  2. Il Lanfranchi autore di una storia Ms. di Fossano, che conservasi nella real biblioteca di Torino, avverte che il Caramelli, il quale trascrisse molti documenti relativi a Fossano nota essere Bona morta a Fossano, avendolo ricavato dalla nota delle speso fattesi pe’ suoi funerali ch’esisteva negli archivi della cattedrale.