Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 12 (1870).djvu/83


duchessa di milano 79

Escript au chateau de Fossati le xvii iour do novembre 1502.

Bonne vice comes de Savoye duchese1.


La lettera del 28 gennaio 1503 è intitolata a Sebastiano Ferrero signor di Gallianico, regio consigliere, che, rinunziata nel dicembre 1495 la carica di generale di finanza da più anni onorevolmente sostenuta in Piemonte, con buona grazia del suo principe, era passato al servizio di Luigi XII, che gli conferì la carica di tesoriere generale delle Finanze regie in Italia. Ed a Milano egli era giunto ad acquistarsi tal credito ed aulorità, che pubblicamente dicevasi che «tra il signor Gio. Giacomo Trivulzio marchese di Vigevano ed il Ferrero maneggiavasi lo stato tutto, nonché la città di Milano»2.

A così potente personaggio dirigevasi per l’appunto la nostra Bona con lettera da Possano del 28 gennaio 1503 in cui lo ringraziava delle cure dimostrate a suo favore , cosa non nuova, dice la duchessa «perchè dove siamo stata sempre vi havemo cognosuto nostro vero e intrinseco amigo». Anche in questo suo scritto la povera principessa lagnasi delle difficoltà che conveniva superare per ottenere la pensione assegnatale, tornan-

  1. Archivio camerale
  2. Oltre la metà dei due feudi Boriana e Beatino ereditati dai padre suo Besso, morto nel 1474, acquistò quelli di Gaglianico, Benna, Candelo, Mongrande Sandigliano, Verrone, Birolo, Nermes, Zumaglia, Castelletto, Montecavallo, Quoregna, Serravalle, Borgnato, Vintobbio, Pozzuolo Leceno, Casalbroglio di Cossato, Casalvallone, Villata, Ponzana e l’isola di Brisaso sul Lago Maggiore. Aveva sposata nel 1466 Tomena Avogadro di Corrione, e de’ vari figli che da essa ottenne, il primogenito Besso sposò Francesca di Ludovico Chailland, che lo fece padre ili Filiberto, il quale dopo la morte del padre, venne adottato da Ludovico Fieschi coll’obbligo di aggiugnere al nome del suo casato ed al proprio stemma, quello dei Fieschi. Sebastiano morì in Gaglianico, secondo il Tenivelli, tra il 30 luglio e 23 novembre 1520, e fu sepolto in S. Domenico di Biella,