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348 annunzi bibliografici

quando vi fa sorgere limoni ed aranci, che devono esservi stati recati più tardi, e dopo le conquiste d’Alessandro. All’occidente l’isola di Cipro fu specialmente conosciuta pel suo rame, che fu il primo noto all’Europa, onde dal nome di quell’isola il rame si disse cuprum dai Latini, kupfer dai Tedeschi, copper dagl’Inglesi, cobar dagli Spagnuoli, koppar dagli Svedesi.

Il Cannonero è amico e corrispondente di quel generale Luigi Palma Conte di Cesnola, che in America meritò d’essere incaricato di rappresentare a Cipro gli Stati Uniti, e che pure nel 1870 fece rilevantissime scoperte di opere greche e fenicie ad Idalia ed a Golgos in quell’isola. Per questi fatti potevasi argomentare d’avere da lui una peregrina e dotta monografia storica di quell’isola favolosa; ma egli pensò più al popolo che ai dotti, e ci offri un volumetto grazioso che non trascura le autorità classiche, ma che non si giova de’ più larghi studi recenti, quali specialmente gli acuti di Movers sui Fenici e su Cipro, di Preller sulla mitologia greca, di Luynes sulle iscrizioni cipriote, di Layard sulla Venere orientale.

Le genti civili delle coste cananee ed egiziane si gettarono al mare per cercare asilo nelle isole più prossime e felici, per le azioni e reazioni degli Haiks od Hyksos dall’Asia, dall’Egitto, e da questo alla Mesopotamia, rammentate nelle tradizioni di Bacco e d’Osiride, di Abramo e Mosè. Luynes trovò a Cipro monete con leggende simili per lingua e scrittura alle cartaginesi ed a quelle di Tiro, e vi lesse ora kitti ora chitti appellativo non solo degli antichi Ciprioti venuti dall’Asia, ma anche d’altri cananei o fenici. Infatti Epifanio chiama kitti anche que’ di Rodi (κίτιοι γάρ κύπριοι καί Ῥόδιοι), Tolomeo trova un ketis nella Cilicia, e Diogene Laerzio nella vita di Zenone il fondatore della scuola stoica, che era nato a Cipro, dice che Citii (ϲκιτιεῖς) erano anche a Sidone. Servio, lo Scoliaste di Diogene Periergete ed Apollodoro, accennano anche a tradizioni d’immigrazioni a Cipro dall’Egitto, e la memoria della popolazione primitiva dell’isola, dι origini ignote, serbossi ad Amatha, città che Stefano Bizantino chiama antichissima (ἀρχαιοτάτη), e gli abitanti della quale Scilaee dice autoctoni (αὐτοχτονές εἰσι). I vari nomi corografici simili tra la Cilicia e Cipro, dimostrano che fu passaggio di colonie dall’una all’altra terra. Di là devono anche essere venuti que’ Teucri che fondarono Salamina in Cipro, e che diedero il nome di Salamina anche all’isola nel golfo d’Atene. Cipro diventò famosa pure pel culto speciale della sua Venere Cipria. Aphrodite, che i Ciprii facevano venire da Ascalona, alla quale in Pafo sacrificavasi senza sangue, e si dava per simbolo anche il pavone, e ad Amatha s’accompagnava ad Adone. Tutto ciò fece argo-