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ANNUNZI BIBLIOGRAFICI
Nell’Archivio Storico (4. dispensa, 1869) si è fatto cenno dell’opuscolo: Intorno al passo della Divina Commedia:
«Ma tosto fia, che Padova al palude
Cangerà l’acqua, che Vicenza bagna,
Per essere al voler le genti crude»;
in cui l’erudito prof. Gloria si prova a mostrare come per questi versi del divino Poeta si debba intendere non già l’insanguinarsi delle acque del Bacchiglione, ma lo scavo regolare delle Brentelle. La presente Nota del Lampertico, intesa a confutare la nuova interpretazione per ribadirne l’antica, dimostra da prima «l’esistenza del palude (e palude vastissimo) ne’ luoghi, ove si combatterono i fatti d’arme tra Vicentini e Padovani»; rimuove quindi «i dubbii intorno alle parole usate dall’Alighieri per significare fatti d’arme, combattimenti, stragi»; precisa da ultimo a quali fatti accennino i versi della Divina Commedia. La copia dei documenti, la solidità della dottrina e la precisa indicazione de’ luoghi, ond’è condotto l’intero lavoro, danno troppa ragione agli antichi e moderni commentatori, perchè si possa accettare senz’altro la ingegnosa interpretazione del Gloria.
B. Morsolin.