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fra venezia e ravenna 51

«genio di guastare ogni buona cosa.... e per brevemente cunchiudere, nè aveva danaro egli nè permise che ne avessero gli altri.... In questa maniera sparite dal dominio dei Romani le ricchezze, creò la povertà in tutti». E da canto a lui, e quello che è peggio sopra a lui, era salita dal circo quella Teodora che fanciulletta portava la seggiola sulla quale la sorella maggiore faceva prove di forza; quella Teodora che poi acquistò sì brutta fama «che chi l’incontrava al mattino l’aveva in segno di cattivo augurio, che i più costumati fuggivano incontrandola per il foro per non esser contaminati dal contatto delle sue vesti». E pure poco mancò che il senato non decretasse a costei fatta imperatrice onori divini. Niuna donna salì forse a tanta potenza e di niuna forse tanto male fu detto quanto di lei scrisse il solo Procopio, dal quale però si raccoglie come pur desse qualche segno di grande animo in mezzo alle sue malvagità. In Italia divenne quasi universale credenza che Giustiniano e Teodora fossero veri demonj in forma umana, ed anche Procopio vorrebbe sembrarne persuaso: «ed a me ed alle persone del mio ordine cotesti due non parvero mai uomini ma perniciosi demonj vestiti si d’umane sembianze».

Delle quali sembianze noi abbiamo memoria nei mosaici di San Vitale ed in un altro di recente scoverto nella cappella di S. Appollonia in S. Apollinare Nuovo di Ravenna, e tutti, secondo che può l’arte degenerata e difficile, confermano la descrizione che ne fa Procopio nella sua Storia segreta.

«Di statura, egli dice, non fu Giustiniano alto troppo nè troppo piccolo: non eccedeva la giusta misura. Nè egli era gracile, ma moderatamente pieno di succo e liscio di faccia, nè senza avvenenza, poichè anche dopo due giorni di digiuno appariva rubicondo» 1. E così nei due mosaici ch’io ho ricordati, apparisce col viso pieno, ben colorito e senza pelo.

«Era, invece, Teodora leggiadra di volto e piacente, pallidetta alquanto, con occhi assai vivi . piccola di statura e ne’moti della persona vivacissima»2


  1. Cap. XIII.
  2. Cap. XV.