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46 delle antiche relazioni

piuttosto ad arricchire ed a preparare ai nipoti la futura grandezza, che impazienti a far sentire la loro voce fra quelle delle discordi signorie ed a levarsi in altezza di stato. Ma non dovea andar molto che i Veneti fossero chiamati a mostrarsi anche nella storia politica. E come nelle commedie ove ciascun attore parla da sè, ora due a due separatamente conversano, ora tutti insieme vengono ad una sfida dalla quale tutto dipende l’esito del dramma, così la storia ci mostra in alcuni tempi gli uomini divisi per città e fazioni contendere per un fatto diverso, ed in altri tempi tutta l’umana famiglia, al più divisa in due sole parti, travagliarsi e combattere per un’idea, per un principio dal quale sembra dipendere l’avvenire, la prosperità, la pace inalterabile di tutte le genti.

Di questi solenni momenti è un esempio la guerra gotica, la quale più anni fierissima imperversò per l’Italia, difendendo i Goti i frutti della conquista e le speranze di loro giovine regno, e Belisario alla testa de’ Greci l’antico diritto e ’l primato del nome romano.

Con la presa di Napoli, con l’eroica difesa di Roma Belisario rinnovò esempj non più veduti da secoli, ed è noto come riuscisse poi a salvarla facendo minacciare Ravenna, si che i Goti corsi a proteggere la loro metropoli, di assediatori divennero assediati.

[I veneti alleati di Belisario]

L’arte di guerra per la quale Belisario si insignorì di Ravenna tacendo della resa d’Osimo e di Fiesole, si mostra in questi fatti. Come ebbe conosciuto che la città era munita per natura e per arte e che forse era impossibile prenderla a forza, si dispose a costringerla alla resa riducendola agli estremi della fame. I Veneti che stavano al settentrione, stretti oramai dai vincoli del commercio alle fortune dell’impero si erano alleati a Belisario, il quale com’ebbe ottenuta l’amicizia dei Riminesi e degli Anconitani che stavano a mezzogiorno, potè chiudere ed impedire tutte le vie di terra, guardare tutti i passi per i quali si sarebbero potute condurre vettovaglie, mentre il naviglio imperiale rendeva impraticabile il mare. Ma rimaneva tuttavia libero il porto di Spina o Primaro, e per esso le città dei Goti che erano oltre il Po soccorrevano di viveri l’assediata Ravenna, facendo scendere le navi a seconda della corrente del fiume e poi entrando in un canale che era stato condotto dal Po. Onde impedire questi ajuti Belisario