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documenti 121


IX.


1456, febbraio 24 (st. sen.).


Dimanda di Antonio di Quarto da Genova per esercitare
in Talamone il suo mestiere mercantile.


Dinanzi a voi, magnifici et potenti signori officiali di Balìa del magnifico Comune di Siena, reverentemente si expone per Antonio di Quarto da Genova vostro servidore, che, attese le divisioni et tribolationi sonno in Genova sua patria infra li cittadini d’essa, già più mesi deliberò partire de li et andare a stare e habitare familiarmente in qualche altro loco, dove con honore potesse exercitare nel suo mestiere mercantile et per mare senza offesa di persona. Et avendo più volte navigando considerato lo sito della vostri, terra di Talamone et porto d’esso et altri loci vostri aptissimi allo exercitio mercantile, et potersi facilmente in quelli loci acquistare honore et utile con grande utile della vostra città et vostri cittadini, così nel condurre in essi vostri porti et lochi più mercantie necessarie et utile1, come etiamdio nel cavare de’ vostri lochi delle mercantie vi sonno da cavare con vantaggio non piccolo delle V. S. et suoi cittadini; actesa etiaradio la bona fama dello giusto et libero dominio delle vostre magnifiche signorie; et etiamdio atteso che più volte à inteso da huomini fidedigni che alla V. M. S. saria carissimo ne’ vostri lochi predecti si exercitasse laudevolmente lo mestiero mercantile et maxime per mare; et che altre volte per la V. M. S. nel 1443 si fece certe provisioni, utili et honorevoli al decto effecto, acciò che qualche nave fusse ne’ vostri porti, et li denari de’ vostri cittadini et sottoposti si mantenghino nella città et contado vostro; ha deliberato in quanto piaccia a la V. M. S., venire ad abitare nella vostra terra di Talamone, et ine condurre et per continuo habitare la sua famiglia, beni et facultà, et diventare terriere d’essa vostra terra di Talamone. Et perseverando in questo animo bono et fedele verso delle V. M. S,, arrivò al detto effecto nel vostro porto di Talamone ne’ giorni passati, cioè a dì 7 del presente mese di ferraio, con una nave di botti 400 o circa, dove condusse anco più robbe, artigliarle et armi et altre cose per esso Antonio padroneggiate et governate. Et acciò che potesse operare l’effecto decto di sopra di venire ad habitare ne’ vostri lochi et acquistare la grazia della V. M. S, della quale intendeva

  1. In cambio di utili.