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degli inquisitori di venezia 35

Paolo lo haveva incontrato et due volte gli era anato innanzi et che la gli era venuta molto bella di darli due o tre stillettate là in una prescia, che l’altro paggio rispose in spagnolo, e disse mo no valo sempre accompagnato, intendendo che vanno armati, e portano anco delle pistole; et il primo bave va soggionto, mi non ho paura di sue pistole, li vado innanti, me li caccio appresso e li do due, o tre colpi, e vòlto via e come vi sono molte persone è molto meglio, o veramente portar due ferraluoli quello di sopra più longo, et fatta la botta lasciarlo e fuggirlo col più corto, et così non si saria conosciuto, et non è mancato un tantino.

«Et che esso illustrissimo Pesaro havea soggionto, che por l’amor che si porta a sua signoria molto reverenda et continuo desiderio della sicurezza et conservatione della sua benemerita persona, s’era stimato bene confidentemente conferir con lei solo questo tutto che se n’era inteso, affine che informata potesse per ogni buon rispetto camminar sempre in ogni luogo con quella cautella et avvertimento che parerà alla sua prudenza; et che se si fosse stimato di far anco meglio il suo servitio si sarebbe di ciò dato parte dove avesse bisognato, ma per adesso si era creduto, che tanto potesse bastare. Che dal padre maestro Paolo fu risposto in modo, che mostrò grandemente stimar l’avviso, et rendendone humili et affettuose gratie, haveva detto, che li riusciva molto più caro, che quanto gli era stato, come di sopra riferto, si tenesse con tutta la secretezza possibile, poichè non vedeva, che si potesse, per la sicurezza della sua persona, haver preso miglior risolutione, che aver informato lui del successo, perchè nell’avvenire applicherà per suo interesse maggior cura alle cose sue, seben disse, a questo modo, hormai mi bisognerà guardarmi da ogn’uno. Et che l’illustrissimo Pesaro con parole officiose et affettuose li mostrò piacere che nel comunicarli quanto è predetto si fusse incontrato il suo gusto, et li confirmò che sempre si abbraccerà, et userà volentieri ogni occasiono di procurarli ogni maggior sodisfatione.

«1616, 29 ottobre. - Venuto la mattina del sopradetto giorno il molto reverendo padre mastro Paolo servita all’officio degli eccellentissimi Signori capi doll’eccelso Consiglio di X che già erano partiti, et quasi anco ogn’altro da palazzo, e trovato me R. Camino secretario mi disse ch’io doveva saper il ragionamento benigno e cortese, che ultimamente l’illustrissimo signor Giacomo da cà da Pesaro consiglier inquisitor di Stato gli haveva tenuto di alcune parole, che s’erano della sua persona sentite proferire da un paggio dell’ambasciator di Spagna, che però era venuto a dirmi che dopo quell’avvertimento esso haveva procurato di far riconoscere dalli suoi quel paggio, et che essendosene della sua persona